Una sofferenza infinita

Sono ormai due settimane che sono fermo qui a Rodi Garganico (per questo non ho scritto niente sul diario in questi giorni).
Una settimana è passata solo per avere la pompa AC nuova da sostituire e vabbè (salvo scoprire che si poteva ordinare anche su Amazon e averla in meno tempo – è la stessa che viene utilizzata sui trattori e sulle mini-car.).

Purtroppo, una volta arrivata, installata e fatto il cambio dell’olio, non c’è stato modo di far ripartire il motore. Non tentava nemmeno di mettersi in moto. Non ne voleva sapere proprio.
Allora “ricontrolla tutto il circuito del carburante”. “Tutto a posto”.
Il gasolio arriva e la pompa lo spinge regolarmente, ma il motore non parte.

“Probabilmente sono le pompe degli iniettori”. Vincenzo, direttore del cantiere, smonta il coperchio delle punterie e estrae le pompe. Per accelerare, l’indomani le porto io con una loro auto a San Severo, dove c’è un’azienda che revisiona le pompe (con l’occasione consegno anche dei pistoni da revisionare a un’altra azienda ad Apricena).
Un amico di un conoscente di banchina, che s’intende di Lombardini e che interpelliamo per telefono, mi dice che sicuramente il problema non sta lì.
Infatti il “pompista” telefona, dicendo che quelle pompe sono perfette. Vado ritirarle il giorno successivo (assieme ai pistoni revisionati ad Apricena).

Vincenzo le riinstalla, fa mille controlli, poi getta la spugna e cerca un esperto Lombardini in zona. Un collega di una città vicina (Giuseppe), che conosce, deve venire a Rodi oggi per altri lavori. Per le 8 e 1/4 di stamattina è qui.
Qualche controllo di routine e poi la prova con una bomboletta di etere nella presa dell’aria. Il motore parte, ma ovviamente non resta in moto.

Sperando che il tutto non abbia danneggiato anche una biella, cosa che comporterebbe il dover sbarcare il motore, dovremo smontare la testata e, se ho capito bene, rettificare le valvole. Il tutto è stato probabilmente provocato da un un problema della cinghia di distribuzione usurata (cosa che aveva già rilevato Vincenzo l’altro giorno).
Possibile che Pisani, lo scorso anno, mi abbia installato una cinghia vecchia?
Ambedue conoscono bene Pisani e i figli, garantiscono che sono buoni meccanici, ma …

Il problema è che tutti questi meccanici sono iper impegnati, come vedette internazionali. Vincenzo non ha uomini disponibili (due sono a esegire una riparazione in trasferta in Sardegna), Giuseppe non può lasciare alcuni lavori già aperti, perché la prossima settimana poi deve recarsi per un guasto addirittura alle Bahamas. Insomma la testata la smonteremo solo lunedì, la porteremo da chi fa la rettifica, poi (forse) la rimonteremo il giorno dopo.

Intanto i giorni corrono e io sono fermo qui in questo porto, che sarebbe anche un luogo piacevole, ma è costoso e c’è un caldo scannato a cui non si riesce a sfuggire. Uno dei pregi di questo marina è che è ben ridossato dai venti, peccato che questo impedisca di circolare bene anche ai venti rinfrescanti che desideremmo in questa estate fuori misura.

Vado a prendermi una granita.

 

Una sofferenza infinita
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