A Preveza in catene

Alle 9,45 circa ci muoviamo.
Abbiamo fatto con calma perché dalle 10 dovrebbe cominciare a montare vento da NO, che poi dovrebbe diventare Ovest e anche con raffiche per l’ora di pranzo.

Al momento però non si vede.
In verità non si vede per tutta la mattina e si va a motore.
Se ne alza un po’ solo all’ora di pranzo, sufficiente per aprire le vele e tenere un’andatura al giardinetto, con 3,5-4 nodi di velocità.

Teniamo una rotta di 180 gradi prima e 150 poi per raggiungere Preveza.

È solo quando stiamo raggiungendo le boe rosse e verdi che indicano l’avvicinamento a Preveza che arriva il vento vero, ma ormai siamo arrivati.

Ci prepariamo per l’ormeggio e ci dirigiamo alla banchina comunale.
Alle 15,30 do fondo all’ancora davanti a un posto libero e mi ci dirigo in retromarcia. La catena è lenta a scendere e il vento mi abbatte un po’. Non voglio far danni alla barca vicina e torno indietro.

Recupero catena e il salpa ancore si blocca per lo sforzo, è chiaro che ho preso in un altra catena.
non può essere quella della barca vicina, perché son certo di essermi tenuto franco, a meno che non sia molto storta.
Un tedesco dell’altra barca parla di una catena per i corpi morti dei charter (siamo nella loro parte di molo). Mi sembra strano.

Fatto sta che non riesco a liberarmi, neanche con colpi di motore avanti o indietro e il salpa ancore non riesce a sollevare la catena a cui siamo agganciati. Dev’essere davvero grossa.

Trovo il numero della Port Autority di Preveza e chiamo chiedendo assistenza nel mio inglese stentato. Dopo un po’ arriva una loro macchina, li raggiungo a remi col gommone, gli do il mio numero di telefono e mi fanno chiamare da un’agenzia di sub.
Non hanno un sub disponibile subito, solo per le 18. Che poi diventano le 19,30.

Alla fine arriva alle 20,15 circa, scende sul fondo (10 metri circa) e in qualche minuto ci libera.
Tutto bene quel che finisce bene, si dice.

Ci portiamo nella baia a Nord-Est del marina e diamo fondo fra tante altre barche in 6 metri d’acqua con 20 metri di catena.

Nell’attesa avevamo fatto rinvenire in acqua e aceto e condito un po’ di pomodorini secchi della Sila (lo so che una volta conditi i pomodori secchi debbono riposare almeno 24 ore, ma stavolta abbiamo fatto così), che erano poi l’antipasto a una pasta alla crudaiola. Il tutto riposava in frigo in attesa.
Li gustiamo per cena con un Cirò bianco fresco.

Miglia percorse: 26
Ore motore: 2327

 

 

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