Corfù Petriti

Avevamo deciso di muoverci di buon’ora e dirigerci verso Paxos, invece ci siamo mossi con calma e, dopo aver fatto il pieno di acqua e gasolio, abbiamo lasciato il Marina Gouvia verso le 10,30.

Non c’è un filo di vento e il caldo è già insopportabile. Neanche il vento apparente generato dalla navigazione a motore ci dà ristoro, dato che quel filo d’aria che c’è è in poppa e quindi annulla quello del nostro moto.

Procediamo a quasi cinque nodi di media, ma io non ho voglia di farmi altre quattro o cinque ore di cottura a vapore, in attesa di un vento di NW, che non sembra aver intenzione di comparire.
Quindi verso le 14 e 30 decido di accostare e puntare su Petriti, un piccolo porticciolo sulla costa est di Corfù, che nel portolano è indicato come ben ridossato da venti di NW e con un fondo buon tenitore.

In effetti, troviamo già diverse barche ancorate nella baietta. Ci sarebbe forse anche qualche posto all’interno del piccolo molo, ma non proviamo nemmeno a entrare. Ancoriamo anche noi “alla ruota” e ci godiamo un buon bagno rinfrescante. Del vento promesso non c’è l’ombra.

A sera le barche alla fonda son diventate molte. Tante non sono nemmeno all’interno della baia, ma semplicemente ancorate vicino a riva, all’interno del grande golfo a sud di Corfù sul lato Est. Si sta molto bene, a parte un’onda un po’ fastidiosa.

Cena in barca.

Ore motore: 1977
Gasolio nel serbatoio: circa 80 litri (immessi oggi 64).

Corfù Petriti
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