Pellestrina in voga

Oggi giornata tranquilla, mezza matinata impegnata da una riunione di lavoro, poi acquisti, chiacchiere e altro.

Nel primo pomeriggio lasciamo gli ormeggi della Darsena Le Saline e ci dirigiamo verso Venezia, lungo il canale di Pellestrina. A parziale rettifica di quanto scritto ieri, debbo dire che le docce e la luce non ce li hanno fatti pagare. Evidentemente per i clienti in transito è già conteggiato un credito.

L’aria è freschina, ma il sole caldo. Sappiamo che a poco più di due miglia c’è una piccola darsena utilizzabile da tutti gratuitamente.
Lì ci dirigiamo. Non abbiamo intenzione di navigare a lungo, anzi, vogliamo solo goderci il bel pomeriggio.

Intanto affianchiamo un vogatore sportivo. A bordo di una barca stretta e lunga come una gondola, ma piatta e senza bordi, azzurra, voga con un solo remo, appoggiato a uno scalmo in legno lavorato.
Tiene un’ottima velocità. Viaggiando di conserva, misuriamo 3,5 nodi (diventeranno 4 più avanti). Ci spiega che con la barca a due remi raggiunge anche i 6 ).

Invece della darsenetta preventivata ci indica un ormeggio fra bricole, di proprietà della Hostaria La Rosa, in pieno centro di Pellestrina. Parlerà lui con il propritario-amico perché ci lasci utilizzare quelle bricole, tanto il locale è chiuso in questi giorni.

Pellestrina vista dal mare, con le sue case colorate è splendida e l’ormeggio con vista sul tramonto e sulla laguna, emozionante.
Un bicchiere di vino in un baretto sul tramonto è la degna conclusione della giornata, prima di risalire in barca a cucinare un bel piatto di pasta piccante.

Ore motore: 1879.

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