Crotone

Un quarto d’ora prima delle otto lasciamo il porto di Catanzaro Lido, in compagnia di mille meduse, di un colore bianco diafano, con un bordino viola (ne incontreremo più avanti un’altra colonia d’un coloraccio ocra, un po’ marcio).
Niente delfini oggi, mentre li avevamo visti ieri pomeriggio arrivando a Catanzaro.

La navigazione procede un po’ monotona, quasi sempre a motore, salvo un’oretta nei pressi di Capo Rizzuto, dove il vento, ovviamente in bocca, ci obbliga a dei bordi di bolina, che ci fanno avanzare poco.

A parte un incendio fra Isola Capo Rizzuto e Crotone, che abbiamo segnalato ai Vigili del fuoco, l’unica cosa particolare di questa navigazione è stata la grande quantità di pale eoliche sulla costa in questo tratto di mare.
Navigazione noiosa, ma buona seconda giornata di test in mare del motore, che si continua a comportare bene.

Arriviamo al Porto Vecchio di Crotone alle 17 e ormeggiamo, ben accolti, nel primo pontile all’imbocco del porto della Lega Navale (si balla e si riballa).

Durante la navigazione abbiamo notato alcuni punti di luce che attraveravano la randa. La ispezioniamo e troviomo diversi piccoli buchini e anche due piccoli strappetti.
Non è il caso di raversare su Leuca con la randa malandata, per di più per il 25 agosto è previsto vento fortino il questo tratto di mare.
Chiediamo al marinaio se c’è un velaio a Crotone e lui ci presenta un ex mastro d’ascia (sig. Lentini), che è in contatto con un velaio di Catanzaro (Angelo Domina) che ha un laboratorio anche qui.
Domina non potrà essere disponibile se non giovedì 25. Decidiamo di rinviare la partenza e far sistemare le vele.

(Ore motore: 1754)

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