Sivota in baia

Salpo verso le 7,30. Il cielo è plumbeo e comincia subito a cadere qualche goccia. Non si è ancora alzato il vento, ma dovrebbe arrivare presto.

Infatti dopo poco che ho lasciato la baia, arriva. Siccome è previsto che arrivi sostenuto, ho armato la randa con già due mani di terzaroli. Mi chiedo se non ho esagerato nella cautela, ma no. Dopo qualche minuto cresce e con due mani e il genova parzialmente rollato tengo una buona bolina veloce in rotta.

La costa mi ridossa abbastanza e non fa alzare il mare più di tanto. Bene, proprio quello su cui contavo. Gustavo lavora tranquillo. Scarrello anche un po’ la randa per stare più comodo, tanto la velocità sta sopra i 5 nodi. La pioggia va e viene.

A 5 miglia dalla meta il vento gira e cade. Riavvolgo il fiocco e riavvio il motore. Tempo cinque minuti e il vento torna. Riapro il genova. Altri dieci e ricade.
Fa così un paio di volte, finché non gliela do su e proseguo a motore, tanto sono quasi arrivato.

Il vento forte vero arriva quando entro in baia. Vado ad ancorarmi dove vedo un posto adatto (di andare nella caletta dietro l’isola di Mourtos, non se ne parla – è piena come un uovo), ma sbaglio sempre a calcolare quanto tempo ci mette il verricello a calare l’ancora e da un fondo di 8 metri che avevo scelto, me la trovo che agguanta a 12. La barca sotto ha 20 metri.

Con 30 metri di catena e 25 di cima, la barca è fermissima, anche se il vento riesce a provocare le “ochette” in baia. Daltronde ho sostituito la vecchia ancora Bruce da 7,5kg, con una moderna Epsilon da 10kg, che la Lewmar dichiara per barche fino a 13 metri (ammesso che voglia dire qualcosa). È mezzogiorno e per adesso va bene così.

Verso le 14 il vento cade e si sposta di qua e di là. È venuto fuori un bel sole caldo. Rifaccio l’ancoraggio e adesso l’ancora sta a 8 metri, come volevo, ma non posso dare più di 40 metri di calumo,  perché scopro una bottiglia di plastica in mare che non avevo visto. È una nassa o un corpo morto, che qualcuno ha piazzato lì, giusto per accalappiare eliche o timoni.
Vabbè, anche se il vento crescesse di nuovo (e cresce) non ho il timore di arare.

Ripiove fino a sera inoltrata.

Ore motore: 2028

 

Sivota in baia
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