Acqua sopra e acqua sotto

Come previsto, piove e tira vento forte in tutta l’alta Italia. Qui a Venezia in particolare. La barca rimane strettamente ormeggiata nella piccola darsena della Lega Navale e Matteo e io, via bus e motonave, andiamo a Punta Sabbioni.

Qui abbiamo appuntamento con l’amico Piersante (veneziano che odia ferocemente i veneti, mio amico di Twitter), che ci porta a pranzo in un buon ristorante della zona. Cibo buono e tante chiacchiere di politica, di tecnologia, di aneddoti locali e ogni cosa.

Poi un lungo giro in auto attraverso le valli di pesca della Laguna di Venezia, fino a Lio Piccolo, e altre zone umide, che il mio amico ama.
La pioggia cade battente e la visibilità è scarsa e la sensazione di irreale antichità dei luoghi è fortissima. L’antichità c’è, ma pare di essere in un racconto di ciò che i nostri occhi percepiscono.

Piersante torna al lavoro, noi, motonave più bus, torniamo da Moma.
Stimolati da tante cose, tiriamo tardi a parlare ancora di vita, informazione, società, antiche conoscenze e di “Fragola fra i ghiacci” (il viaggio di Leo Ferraresi in Antartide con la sua barca Fragola).

Acqua sopra e acqua sotto
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