San Benedetto del Tronto

Lascio gli ormeggi verso le 6,30 mi dirigo verso San Benedetto Del Tronto (rotta per 330 gradi).
Poco vento da Ovest e poco mare.
Salvo cambiamenti, a 4,7-4,8 nodi di velocità arriverò alle 14, percorrendo quasi 34 miglia.

Una splendida alba sta illuminando il cielo, ma la temperatura è fredda e ho addoso pantaloni lunghi e incerata pesante. È la prima volta che la temperatura è scesa di tanto e dire che ieri, invece, c’era di nuovo un caldo estivo.
È solo verso le 8,30 che arriva il momento di togliersi l’incerata, ma mantenendo pantaloni lunghi e maniche lunghe.
Sì, l’estate è finita.

Comunque è un bel navigare qui: al giardinetto la Maiella, al traverso il gruppo del Gran Sasso, a ore 10 i monti della Laga, a ore 11 ben visibili, anche se arretrati, i Sibillini. Le montagne sono belle anche dal mare.

Sono le 10 e come titolava il film “Ore 10 calma piatta”, ma il nostro motore macina imperterrito.
(Bisognerà trovargli un nome a questo motore, che si senta di famiglia.)

Intanto è tornata l’estate. Se stamattina era freddo, adesso è di nuovo caldo, anche un po’ afoso.

La Lega Navale di San Benedetto, non ha ormeggi propri, ma ha una convenzione con il Circolo Nautico Sanbenedettese.
Chiamo comunque il referente della Lega per sapere come comportarmi, che mi dice dice accordarmi con il circolo per l’ormeggio dicendo di essere un tesserato Lega. Non ci sono problemi.
Ci sono eccome. La segreteria del circolo al numero fisso non risponde e il marinaio sul cellulare non sa nulla di convenzioni, meglio sentire in segreteria. Dopo un’ora e mezza di prove a contattare la segreteria, richiamo il referente Lega, che mi invia il numero di un altro contatto del circolo e, finalmente, la situazione si sblocca.
Alle 14 entro nel porto di San Benedetto e, dopo una decina di minuti di attesa, girando in tondo nella prima darsena, arriva l’ormeggiatore che mi assiste nell’ormeggio, con un forte vento al traverso da NE.

Il vento era da E prima, poi SE increscita, a partire da metà mattina.
È stato praticamente zero, fino a un paio di miglia dal porto, poi è venuto a salutare l’ormeggio, come sua abitudine. Così mentre scapolavo il rosso d’ingresso al porto sono arrivate le raffiche a 12 nodi di reale.

Vabbè, ci siamo abituati.
Questa barca, poi, debbo dire che si manovra bene anche in retromarcia e non ho mai avuto problemi nell’ormeggio di poppa, dopo le prime due o tre prove per capirne le modalità evolutive.
Però il vento forte al traverso ti chiede di essere veloce ad afferrare la trappa e a corrrere a prua a dare volta, prima che la barca si appoggi a quella sottovento, e io tanto veloce non sono. Ce l’ho fatta per un pelo.
Non so perché la barca di fianco in questi casi è sempre un “ferro da stiro” super lucido, che se il tuo paraborda si avvicina solo già si segna. Comunque stavolta è ancora lucido.

Ore motore: 1830, miglia 34.

San Benedetto del Tronto
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