Ancora qui

Il grosso dei lavori è fatto, ci sono ancora tante cosette da sistemare, altri difetti evidenziati dai lavori eseguiti, ma la barca può navigare e pian piano il resto si farà nelle soste.

Ieri sera mi ha raggiunto Matteo. In mattinata abbiamo svuotato la barca di attrezzature che mi sono servite in questi mesi e di robe inutili varie (ferramenta, cavi e altro), abbiamo rassettato un po’, dato una lavata al ponte e fatto un po’ di cambusa aggiuntiva.

Siamo pronti a navigare e alle 15 lasciamo gli ormeggi. Destinazione Porto Garibaldi; due orette e mezza di navigazione tranquilla con vento favorevole per testare tutte le attrezzature.

Ma purtroppo arriviamo a tre quarti delle dighe foranee e il motore inizia a singhiozzare, poi, verso l’uscita in mare aperto ci abbandona del tutto.

Con un po’ di fiocco, stringendo il vento al massimo (la randa è tutta infagottata e non c’è tempo di aprirla, né aria sufficiente a tentare di virare) usciamo dalle dighe a pochi metri dal verde.

Lì con comodo armiamo la randa e proviamo a riaccendere il motore. Ce la fa, ma dopo un quarto d’ora siamo daccapo.

Rientriamo in porto dolcemente di solo genova e un marinaio del Marinara, allertato, ci traina con il gommone a un pontile, facendoci ormeggiare all’inglese.
Cesare, il meccanico, ci attende sul pontile, salta a bordo prima ancora che la barca sia ferma e si precipita sotto a ispezionare.

Un difetto identico il motore me l’aveva fatto quando avevo portato la barca in cantiere per fare carena. Dopo una ventina di minuti di funzionamento aveva cominciato a singhiozzare e s’era spento, ma poi, a fatica, mi aveva fatto arrivare al cantiere Dellapasqua.
Cesare aveva ricontrollato il circuito del gasolio, ma non aveva trovato nulla di significativo. Avevamo dato la colpa a una guarnizione del prefiltro del gasolio che gli avevo fatto installare.

Rifà un nuovo giro di controllo di ogni tubo e giunzione, ricambia le guarnizioni, controlliamo le temperature (funziona bene una tipica pistola termometro da febbre, che abbia anche la misure per superfici – ce l’ho in barca).

Sembra tutto perfetto, ma dopo due ore di funzionamento, a regime sostenuto e marcia ingranata, legati al pontile, si ferma di nuovo.

Cena e a letto, tanto cosa possiamo farci?

 

Ancora qui