Sveglia alle 5,30 e alle 6 al distributore (non c’è orario, basta chiamare gli addetti del marina sul canale 8 del VHF), dove aggiungo 40 litri di gasolio. Alle 7 sono fuori dal molo foraneo di Brindisi.
In teoria venti deboli da NO e mare poco mosso, in pratica oltre 15-20 nodi da NO (in bocca, appunto) e mare piuttosto formato.
Alzo la randa, ma è mare da bordi piatti che non fanno macinare miglia, quindi si va a motore, che debbo recuperare un po’ del tempo perso, sperando che nel frattempo le condizioni migliorino.
Purtroppo migliorano solo nelle ultime miglia, quindi 10 ore di rottura di scatole, di su e giù sulle onde e di rumore di motore.
Volevo arrivare a Polignano, ma opto per risparmiarmi un po’ e mi accontento di Monopoli (38 miglia), entrando in porto alle 16.
Alla Lega Navale mi assegnano l’unico posto disponibile, con un brutto ormeggio di prua, perché di poppa il timone batterebbe su una roccia sporgente e con le trappe corte. Mi lego con il messaggero (il marinaio garantisce che stanotte è bonaccia).
Alla Lega la sosta per una notte, per gli iscritti al naviglio come me, è gratuita, ma chiedono 20 euro di contributo luce e acqua, cioè quasi come andare in un marina.
Piccola spesa al supermercato vicino, doccia, cena e a letta, che stasera sono stanchissimo.
(Ore motore: 1787)
“A letta” è un lapsus freudiano? 😂
Vade retro Satana!