Ieri (domenica) mi sono preparato per la (ri)partenza.
Un po’ di pulizie alla barca, la spesa, il pieno di carburante (meglio telefonare prima al gestore del distributore – serbatoio pieno con circa 80 litri), il pieno di acqua, pagare il porto, comprare il ghiaccio al bar, etc.
In serata è arrivata col treno Antonella, siamo andati a cena dal “Papero” con Lucio, una granita e a letto.
Stamattina alle 8,30, dopo colazione, abbiamo lasciato l’ormeggio e ci siamo diretti verso Soverato, dove pensavamo di pernottare alla fonda e dove già cera da qualche giorno Giovanni con la sua barca Biscuit.
Le prime due ore sono state tutte a motore, per il poco vento, poi abbiamo alternato tratte a vela e tratte a motore, anche un pezzo misto vela-motore. Tratte con venti deboli variabili, ma anche con punte di 22 nodi di apparente di lasco, tanto da prendere prima una mano, poi due di terzaroli.
Abbiamo passato momenti di sole caldissimo e di cielo coperto con aria fresca, come di veri temporali con lampi e fulmini e scrosci di pioggia.
In vista di Soverato, Giovanni ci avvisa che lasceranno l’ancoraggio, per tornare a Roccella (ci incroceremo e saluteremo un po’ più tardi).
Decidiamo quindi di non fermarci neanche noi a Soverato, ma di proseguire fino a Catanzaro Lido, dove c’è un porticciolo, che però ci hanno detto essere chiuso per un procedimento amministrativo.
Chiamiamo la capitaneria di Catanzaro (ci rispoonde quella di Soverato, che supplisce fuori dagli orari di apertura degli uffici) a cui chiediamo se c’è agibilità a Catanzaro.
Ci domandano perché vogliamo ormeggiare lì (stanchezza e temporali), dopodiché ci danno il consenso e il numero del maresciallo, che ci può istruire sull’ormeggio.
A un miglio da Catanzaro chiamiamo il maresciallo. Ci dice di ormeggiare liberamente in banchina, se troviamo posto, altrimenti di utilizzare uno dei gavitelli che troviamo in porto. Optiamo per questa seconda soluzione (i gavitelli sono 2) e alle 18,15 possiamo stappare una bottiglia di vino e concederci un aperitivo con un paio di tartine e un sole che spunta sotto le nuvole e illumina tutto di colori smaglianti.
Una buona cena con pasta ai peperoni e alle olive, poi a nanna.
Oggi abbiamo sfruttato il motore anche più del necessario, per verificare che non ci siano problemi, dopo tante brutte esperienze.
Si è comportato piuttosto bene.
(ore motore: quasi 1746)