Lo Stretto

Sveglia alle 5, preparo la colazione alle 5,30 salpo l’ancora e parto.

Prime due ore a motore, poi una buona brezza mi permette di bolinare per 1 ora e mezza, stando comodamente in rotta a 4,5-5 nodi. (Ho issato la randa con la mezza mano di sicurezza, come da vecchie abitudini.)

Mi accorgo solo oggi che questa randa non ha 3 mani e mezza come avevo visto, ma 4 e mezza. Mi sembra eccessivo, ma ci sono e va bene così.

Dalle 9 il vento cade e riaccendo il motore, dopo aver dato una pulitina alla sentina sotto.
Sulla testa ci sono molte nuvole, è finalmente fresco e cade anche qualche goccia.
Non dura molto, alle 10 c’è già di nuovo il sole.
Un po’ d’aria, ma poca e in bocca.

Arrivo i prossimità dello Stretto, che affronto tutto sul lato calabrese, a mezzogiorno e mezzo, ora in cui è prevista una punta di corrente “Scendente” di 3 nodi.
Ho sentito parlare per anni dell’attraversamento dello Stretto, come di cosa complessa, ma con la corrente a favore è davvero semplice. Certo che guardare il GPS e vedere indicare una velocita di 7,5 – 8 nodi, quando dal motore te ne aspetteresti 4,5 – 5, ti lascia stupito. Ma sono problemi di Gustavo (il pilota automatico), che si comporta egregiamente.

Ci sono traghetti e aliscafi in movimento e bisogna tenere gli occhi aperti, ma nessun problema.
Si è levato un buon vento a favore e le ultime 2 ore le faccio con una bellissima poppa piena di solo Genova a 4,5 -5 nodi, da Reggio a Porto Bolaro, mia destinazione.

Porto Bolaro non è un vero marina, ma una piscina a mare aperto in cui entrano sì e no 10 barche ormeggiate all’inglese (ti danno anche un corpo morto a cui fissarti, ma a lato della barca, per tenerti dicosto dal moletto).
È ridossato solo da Est, perché ci sono le montagne, perché praticamente non ha moli di sopra o sotto flutto.
Costa (65 euro per i miei 8,5 metri), ma ha la pizzeria, la zona relax e il bagno si fa scendendo la scaletta della barca, perché è davvero una piscina.
Posto buffo, utile come sosta di riposo e per fasre rifornimenti (è alle spalle di un enorme centro commerciale, di cui puoi ascoltare i messaggi come fossi in corsia e il rumore degli impianti di condizionamento).

M’è già capitato un paio di volte di leggere su Twitter gente che ti spiega, che il ponte sullo stretto è già stato costruito (chi dice per volontà di Berlusconi, chi di Renzi) e svolge benissimo il suo compito di unire la Sicilia al continente.
Per la loro gioia ho pensato di fotografarlo.
Non lo vedete nell’immagine in testata? Quanto tempo è che non fate una visita oculistica? 😊

Sono molto stanco e domani mi fermerò qui a riposare. Sono anche riuscito, per un movimento inconsulto, a dore una craniata fortissima allo spigolo del portellone. Malgrado le nuvole di stamattina e il vento da Nord costante, il pomeriggio è di un caldo afoso inivibile.

(Ore Motore: 1726)

Lo Stretto