Dalla partenza di ieri sera, da Olbia, teniamo rotta per 78 gradi, tutto a motore, a 4,5 – 5 nodi, per 16 ore (ore motore 1655).
Intanto si è alzato un po’ di vento favorevole, così alle 11, orzando di qualche grado per prenderlo al giardinetto, spegniamo il motore e procediamo di Genoa, poi armiamo la trinchetta.
Gli attacchi dei tangoni sono incancreniti, ma con cacciaviti, martello e tanto WD40, riusciamo a sbloccare il più piccolo, a tangonare la Trinchetta e metterci poo in rotta in poppa piena, a 3 – 4 nodi.
Ieri nel controllare le manovre (nel tempo ho trovato almeno una dozzina grilli svitati) il grillo di prua, su cui era fissato il bozzello di caricabasso del bompresso, si è aperto e abbiamo perso il bozzello. Paolo con un’acrobazia è riuscito a sostituirlo con un altro e, così, abbiamo potuto ripristinare il circuito del bompresso. (Ė comunque non funzionale e va riprogettato.)
Abbiamo studiato il Gennaker, che è dotato di calza, e l’abbiamo issato, non senza quache difficoltà, ma con successo. Da qui in avanti abbiamo tenuto anche punte di oltre 5 nodi.
Verso sera, prevedendo di ammainare il Gennaker per la notte, abbiamo fatto un controllo del motore, scoprendolo quasi privo d’olio, perché era quasi tutto versato in una sentinetta d’acciaio appositamente progettata sotto il motore (da me controllata e trovata pulitissima il giorno prima).
Non siamo riusciti a capire da dove è fuoriuscito l’olio, anche se il lato motore sporco d’olio è quello di destra (della barca).
Abbiamo rabboccato l’olio e deciso di proseguire utilizzando il gennaker anche durante la notte.