Ben arrivata Moma

Erano un po’ di anni che non navigavo più con una barca mia. Quei pochi giorni l’anno in cui riuscivo, navigavo su barche di altri, gestite da altri, condotte da altri.

Ma ogni marinaio abituato a comandare una barca, a prendere decisioni sulla navigazione, sull’ormeggio, sui lavori da affrontare, sta stretto sotto il comando di un altro, anche quando ne rispetta le capacità e l’esperienza.
Lui, comunque, farebbe diversamente, anticiperebbe, cazzerebbe la scotta, terrebbe una rotta più puggiata, darebbe più tela, …
… e poi ci sono un sacco di mari e di porti che non ho avuto modo di toccare.

Ora è arrivata Moma, barca piccola, però davvero “marina” e di nuovo sotto il mio solo comando.
Non vedevo l’ora.

Barca piccola di dimensioni, dicevamo, ma non destinata a navigazioni di poco conto, nella mia testa.
L’ho acquistata pensando di seguire rotte lontane, non per fare “due bordi” la domenica.
È una barca che è nata per la vela d’altura, sin dal suo progetto.

Vedremo fin dove riusciremo ad andare insieme e fino a quando, che il tempo avanza.

Ben arrivata Moma
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