Salpaancore e Vlychos

Faccio colazione, sistemo, riempo il serbatoio dell’acqua e lascio l’ormeggio. Il telecomando senza fili del salpaancore non vuole funzionare, debbo tirar su la catena con l’interruttore a pulsante che ho in pozzetto.

Son già due o tre giorni che fa qualche capriccio. Ogni tanto si interrompe, debbo aspettare 10-20 secondi e poi riprende a funzionare. Sembrerebbe un difetto del telecomando o della centralina, perché col pulsante manuale non ho riscontrato problemi.

Comunque porto a bordo i 40 metri di catena e l’ancora così e lascio il golfo di Aktio a motore in direzione di Lefkas.
Arrivo alle boe di ingresso del canale verso le 11,20, la prossima apertura del ponte girevole è alle 12,00.
Decido di buttare l’ancora e ingannare l’attesa preparando la solita insalata di pomodori e cetrioli, ma quando vado per calare l’ancora, il salpaancore non va, né col telecomando, né col pulsante manuale.
Merda! Se si è rotto il salpaancore sono finito. Con la mia ernia non posso pensare di issare ancora e catena a mano come si faceva da giovani.

Aspetto le 12 facendo dei giri in tondo e penso a cosa fare. Per fermarmi e studiare ho bisogno di un ormeggio che non richieda l’uso dell’ancora e mi sembra che solo il costosissimo Marina di Lefkas abbia le trappe lì.

Una volta passato il ponte però vedo un pezzo di banchina esterna del marina che è vuota e posso ormeggiare all’inglese. È sicuramente vietato mettersi lì, ma intanto mi ci metto. Infatti dopo poco arriva il marinaio del marina, gli spiego il problema e che se risolvo andrò via presto, se non risolvo entrerò nel marina. Se è per un’oretta, allora posso stare (mi dice anche che quei pontili comunali lì vicino hanno le trappe. – Buono a sapersi per quando ripasso.).

Scopro in fretta che manca totalmente corrente al teleruttore e alla centralina del telecomando. Risalgo in fretta al colpevole: è l’interruttore magnetotermico specializzato da 50A che ho installato l’anno scorso.
Chissà perché aveva cominciato a comportarsi male per primo il telecomando, ma almeno non è il motore del verricello.

Nel negozio di nautica del marina ne hanno di analoghi, debbo fare due buchi di fissaggio nuovi nel pannello e, soprattutto mi pelano, ma posso ripristinare il funzionamento. Lo prendo da 60 A e lo installo.

Mi riincammino per il canale di Lefkada e poi mi dirigo a Nydri, nel Sud-Est dell’isola), ma qui non ancoro. Proseguo ancora un mezzo miglio e entro in quella specie di lago ovale che è la baia di Vlychos. C’ero venuto una volta sola 20 o 30 anni fa, poi più.
È enorme, super ridossata da tutti i venti, con un fondo buon tenitore di sabbia e fango uniforme dai 5 ai 9 metri.
Non è un caso che in tanti vengono a passare la notte qui.
Mi metto a contare le barche alla fonda (senza contare quelle nei cantieri o ormeggiate ai pontili). Ne conto 84, ma altre stanno ancora arrivando e stiamo larghi, potrebbero starcene il doppio.
Se ho sofferto di solitudine nei giorni scorsi, qui, no.

Stasera ci sta proprio un bel piatto di pasta al pomodoro all’italiana, sperando che almeno con la notte arrivi un po’ di fresco (ma non pare), che tutta la giornata è stata bollente e senza vento.

Ore motore: 2122
Miglia percorse: 19

Salpaancore e Vlychos
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