
Appena alzati, con calma, come prima cosa riempiamo il serbatoio dell’acqua (qui è gratuita), prima che i tubi si scaldino al sole, che ieri sera era ustionante. Non è certo il caso di riempire il sebatoio con acqua calda e aumentare la proliferazione batterica, anche se io addiziono sempre l’acqua con un po’ di Amuchina.
Poi, sempre con calma, ci arrampichiamo in città, facciamo colazione e un po’ di spesa, compreso il pane e le solite spinach pie e cheese pie per il pranzo.
Al ritorno liberiamo gli ormeggi e ci incamminiamo verso Marathopoli, nostra meta.
La nostra partenza non disturba le tartarughe caretta-caretta che continuano a nuotare indifferenti nella darsena, in compenso a poca distanza dal porto si avvicina una coppia di delfini, ma non interessiamo neanche loro. Ci passano sotto la barca e se ne vanno.
Abbiamo perso tempo la mattina perché vogliamo cercare di intercettare il vento che si dovrebbe alzare verso mezzogiorno, quindi l’ora d’uscita dal porto è stata alle 11,30.
Il vento però si fa attendere e arriva solo verso l’una e mezza, è al giardinetto e poco potente, poi pian piano rinforza e ci permette un gran-lasco al limite del fil di ruota a 5 nodi, ma ormai abbiamo percorso due terzi della rotta.
Nelle vicinanze dell’isolotto di Proti, che sta di fronte a Marathopoli, rinforza e diventa di poppa.
Siamo costretti a orzare e avvicinarci facendo dei bordi di poppa.
Abbiamo lo strallo di trinchetta armato e questo ci costringe a rollare in parte il genova a ogni abbattuta per passarlo di bordo.
In una di queste ci coordiniamo male e riusciamo a “incaramellare” il genova sull’avvolgifiocco e con le scotte così strette che non riesco a liberarlo neanche andando a prua. La parte “caramellosa” sbatte e non vorrei mi si rompesse la tela.
Accendo il motore e ammaino la randa, poi comincio a far ruotare la barca in senso antiorario, invitando così il vento a liberarmi la vela. L’operazione per fortuna riesce e possiamo stendere e riarrotolare nuovamente il genova in maniera corretta.
Nel canale fra la città e l’isola ci sono oltre 18 nodi di vento. Mia intenzione sarebbe dar fondo nella baia sotto al monastero di Proti, ma lì il vento di NO entra prepotente, anche se dovrebbe essere ridossato. Ci sono oltre 20 metri di fondo e dovrei rilasciare almeno 80 metri di calumo. Non mi piace.
Attraverso il canale e vado a mettermi a Sud del porto cittadino, in una zona in teoria meno ridossata, ma in cui il vento soffia a soli 12-14 nodi, e do fondo su sabbia e alga in 7-8 metri d’acqua, con 35 metri di catena, alle 15 e 30.
Se vogliamo vedere il monastero o il relitto della baia vicina faremo un salto domattina.
Vediamo come evolve il meteo.
Ci prepariamo una bella insalata di riso e aspettiamo il vento cada e si smetta di ballare.
Purtroppo però le previsioni aggiornate alle 21 di PredictWind dicono che non cadrà fino a domani pomeriggio. Sopporteremo.
Miglia percorse: 18
Ore motore: 2391