Ormos Rementinoú su Meganisi

Dopo colazione mi sono messo a fare altri lavoretti. Ci sono mille cose che vorrei fare e rinvio sempre, ma debbo cominciare a occuparmene.

Ho ripescato dai gavoni due bozzelli doppi, uno con lo strozzo, e, agganciandomi al roll-bar, che sporge a poppa, ho costruito un paranco per calare e issare il motore fuoribordo senza fatica. (Ieri e l’altro giorno l’ho fatto a mano, ma mi rendo conto che non è il caso di forzare la schiena.)
Sono bozzelli da scotte, un po’ grandi per l’uso che ne faccio, ma vabbè, quelli c’ho.

Ho sostituito due dadi che tengono la barra che unisce le parti destra e sinistra del pulpito di prua. C’erano due dadi normali, senza neanche una rondella spezzata di tenuta, che si svitavano continuamente. Ogni volta che andavo a fissare l’ancora, temevo di cadere in acqua.
Ci ho messo due autobloccanti e ho stretto bene.

Ho fissato dei gancetti in plastica alle tre porte (bagno e cabine) e in un punto corrispondente in murata, così utilizzo degli elastici con le palline per tenerle aperte al massimo. Finora c’erano dei vecchi ganci in bronzo, scomodi da agganciare e che facevano sbatacchiare le le porte. Adesso è più pratico.

Deciso che per la mattina bastava, ho salpato l’ancora. Il mio posto preferito era ancora occupato, allora ho lasciato la baia e sono venuto a esplorare un paio di baie a Est di Meganisi in cui non sono mai stato.

Nella prima, Ormos Barbarézou, un amico della chat AdV Grecia ci aveva passato la notte. Bella baia, ma a me pare troppo aperta per i venti del primo e secondo quadrante.

Proseguo per la successiva, subito a Sud, Ormos Rementinoú, e decido che la parte Sud mi piace. C’è da dare ancora portando una cima a terra, ma così ho l’occasione per provare la fettuccia nuova.

Do fondo in 9 metri d’acqua splendidamente trasparente e cerco si stendere la catena verso costa, poi scendo sul tender e cerco di portare la cima a terra remando. Ovviamente un refolo d’aria stronzo mi allonana la poppa. Per fortuna che la fettuccia è 50 metri e in più mi sono portato un bel pezzo di cima che ho giuntato, altrimenti non ce l’avrei fatta.
Comunque, dopo una discreta fatica, sono riuscito nell’impresa, ma la prossima volta uso il motore.

Ho deciso che passerò qui due giorni, per ammortizzare lo sforzo e perché il posto è davvero bello e non troppo affollato.

Nel pomeriggio monto il motore sul gommone. Il paranco funziona abbastanza bene, debbo studiare meglio come tenere la poppa del tender in posizione, ma il suo lavoro lo fa.

Raggiungo la spiaggia e risalgo fino in paese. Il paese è lo stesso di ieri. Ieri ci sono arrivato dalla baia a Nord, oggi da quella a Est, ma sempre lui è.
Ieri al negozio c’era una cassetta piena di pomodori, non li ho presi, pensano di averne tanti. Invece no e oggi non ce ne sono più. Domani.
Vabbè, resto anche domani.

Intanto per cena mi cucino un po’ di peperoni in padella.

Ore motore: 2125
Miglia percorse: 2,5

Ormos Rementinoú su Meganisi
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