
Ci alziamo con un cielo grigiolino e un sole malaticcio che traspare dalle nuvole.
Ci allunghiamo alla backery a comprare pane fresco, spinacine e ciambelline salate al mais, alle carote e ai semi oleosi, che consumiamo regolarmente in forma di grissini o ciambelline.
Poi alle 10 molliamo gli ormeggi.
Non c’è aria e il mare è a specchio.
oggi dovrebbe essere così tutto il giorno sul lato continentale del canale che ci separa da Corfù, mentre sul lato dell’isola da mezzogiorno dovrebbe arrivare del Nord-Ovest fortino.
L’idea è arrivare domani sera a Agio Stefanos. Possiamo fare due tappe andando a Corfù città oggi e poi a Stefanos domani, oppure proseguire oggi sulla costa fino a Ormos Valtou e domani fare la tappa lunga per Stefanos.
Una tappa lunga e una breve assolutamente equivalenti nei due casi, da fare comunque a motore, salvo fare dei bordi contro il vento forte nell’ultima parte verso Corfù.
Mi incuriosisce Valtou, non ci sono stato mai ed è uno di quei posti dichiarati “stormy shelter” o “hurricane hole”, cioè in cui si può resistere anche agli uragani.
”L’ancoraggio è protetto in tutte le condizioni atmosferiche e da tutti i venti. Nessuna struttura a terra. Solo pesci saltatori, pellicani e aironi bianchi. Buona tenuta nel fango.” recita la descrizione del luogo nell’app per navigatori NoForeignLand.
Scelgo di andare a vederlo.
Usciti dal golfo di Plataria per NO, si attraversa la bocca di quello di Igoumenitza, poi si scapola il capo di Vatatsa e ci si inoltra nei bassi fondali di questa laguna, fra diversi allevamenti di pesce.
Ad aspettarci in fondo, su un basso fondale a Nord, un grande uccello bianco che sembra essere proprio un pellicano.
Ci portiamo nell’ultima baia interna, quella più protetta, e a mezzogiorno diamo fondo in 4-5 metri d’acqua con 25 metri di catena.
Anche se l’acqua è di laguna, poco trasparente, il posto è delizioso, verde e iper ridossato.
Ci sono già uno uno yacht a motore e un ketch a vela placidamente ancorati.
Intanto si è alzato un filo d’aria rinfrescante, le nuvole sono scomparse e il cielo è diventato azzurro e il sole brillante, l’acqua è color smeraldo e il silenzio quasi assoluto. Insomma una specie di paradiso.
È il momento perfetto per una spinacina e una birra fresca.
Abbiamo l’intero pomeriggio per le nostre cose, mentre il vento comincia a montare anche qui, inutilmente.
Nessun’altra barca viene ad aggiungersi a noi. Arriva sera e Rachele prepara gustosi pomodori saporiti e patate ariganate alla calabrese.
Miglia percorse: 9
Ore motore: 2526