Alle 10,30 salpiamo l’ancora e ci dirigiamo verso il promontorio di Agios Dichália.
La meta è la cittadina di Poros, sulla costa Sud-Est di Cefalonia.
Appena inziamo ad affacciarci al canale fra Cefalonia e Itaca spunta un po’ di vento da Nord. È sufficiente per una bolina dolce, quindi armiamo randa e genova, a piena tela. Man mano che procediamo il vento allarga e cresce, procediamo con un traversone veloce a quasi 6 nodi.
Scapolato il capo dobbiamo poggiare e procedere per Sud-Est con il vento al giardinetto, che poi rinforza ancora un po’ e arriva da poppa piena. Ci mettiamo a farfalla.
Non c’è molta onda e l’andatura si tiene abbastanza bene. Ne approfitto comunque per provare a utilizzare il sistema di ritenuta/rallentamento anti-strambata che ho realizzato tramite un “dissipatore” a otto da arrampicata.
Non ci sono state le condizioni perché intervenisse, ma direi che in caso di necessità dovrebbe funzionare abbastanza bene.
Considerato che mi è costato 16 euro più i grilli e la cima che già stavano in barca, quando un rallentatore commerciale costa centinaia di euro, mi dichiaro soddisfatto.
Il vento e il mare rinforzano e si dovrebbero fare dei bordi, che la farfalla diventa problematica da tenere.
Ammaino la randa e proseguiamo di solo genova, senza biosogno di bordi.
A 4-5 miglia da Poros il vento scende e la velocità scende sotto i 2 nodi. Rolliamo e facciamo le ultime miglia a motore.
Alle 14 circa diamo fondo a mezzo miglio a NO dell’ingresso del porto di Poros, davanti alla spiaggia, in 4 metri d’acqua con 30 metri di catena (mi tengo abbondante che per stasera è previsto un rinforzo).
È il momento di una buona insalata.
Il vento non aumenta molto, ma nel pomeriggio cresce un’onda fastidiosa, frequente e anche un po’ incrociata, che rende la vita a bordo piuttosto difficile.
Meglio prepararsi una dadolata di melanzane per cena.
Miglia percorse: 14
Ore motore: 2361
