
Siamo fuori dal porto verso le cinque e un quarto, non c’è ancora vento, ma è previsto a breve e in attesa armiamo la randa.
Infatti un’ora e mezza circa dopo ce n’è a sufficienza per aprire il genova e spegnere il motore.
È un vento da Nord che ci permette un’ottima bolina a tutta tela. Moma corre dolce sull’onda con uno sbandamento contenuto.
Anche l’onda è comoda, nel momento in cui è più alta sarà mezzo metro.
Dai 3,5-4 nodi iniziali di velocità, saliamo ai 5-5,5 per lungo tempo (con un vento apparente intorno ai 15 nodi) e poi scendiamo sui 4-4,5 dopo mezzogiorno.
A una ventina di miglia da Othonoi, il vento inizia a girare, diventa un Nord-Est e l’andatura un traverso-lasco.
Arriviamo a ridosso di Othonoi a vela, mentre il vento rinforza. Dalla collina scende un vento catabatico intorno ai 20 nodi, ma siamo arrivati. Raccogliamo le vele e ci avviciniamo a motore.
Non è il caso di entrare nel porticciolo di Avlákia, che mi piace, con i suoi bassi fondali, quindi mi rassegno a mettermi alla ruota nell’insenatura di Ammos.
Purtroppo ci sono già parecchie barche e quindi debbo stare un po’ esterno.
Do fondo all’ancora in 8 metri d’acqua, con 45 metri di catena. Anche ridossati il vento si mantiene sui 14-15 nodi, ma è destinato a calare nella notte.
È stata un’ottima traversata, quasi tutta a vela, forse la migliore che abbia fatto.
Veloce e comoda, fresca fra l’altro. Abbiamo quasi sempre tenuto addosso un giubbetto, anche se c’era un bellissimo sole.
Insomma un ottimo arrivo in Grecia. Speriamo sia di buon auspicio per questa vacanza iniziata così male sul lato italiano.
Per cena Rachele replica la padellata di scarola, con patate, cipolle, olive al forno, eccetera, ma ci meritiamo anche un brindisi.
Miglia percorse: 52
Ore motore: 2302
Evviva! Bene