L’ultimo temporale?

Stamattina verso le 8 vado per mollare gli ormeggi, ma una cima non scorre. L’harbour master ieri ha attaccato un catamarano alla stessa maniglia a cui ero attaccato io sulla catenaria della banchina, ma si tratta di un grillo stretto, che non può ospitare più d’una cima.
Vabbè, metto un’altra cima, mi cazzo su quella e scendo a liberare l’altra non più in tensione.
Poi guardo il grillo e vedo che il perno è stato mangiato per più di tre quarti dalla catena. Davvero un caso che non sia ancora successo un disastro.

Mi avvio e c’è già un po’ d’aria, che fuori dalla baia cresce abbastanza da navigare a vela.
Con tutta tela, yankee e trinchetta, tengo un traversone intorno ai 4 nodi.
Però dura solo un’oretta poi cade e debbo riaccendere il motore.

Il tempo è bello, ma Poseidon indica un forte temporale in arrivo fra mezzogiorno e le 15 su Corfù e Blitzortung mostra una linea temporalesca che da Otranto si estende a Est, fino alle ioniche.
Dovrebbe essere l’ultimo temporale per qualche giorno. Riuscirò a evitarlo o me lo beccherò in pieno? Poco male, dovrebbe essere solo pioggia, senza grossi colpi di vento.

Sopra Corfù vedo un fenomeno che non avevo visto mai. Una sottile tromba d’aria, perfetta nella sua forma, però che non nasce a terra o in acqua, ma da una nuvola in cielo e finisce in un’altra nuvola sopra alla mia testa.

Si dissolve nel giro di pochi minuti, ma non sapevo che si potessero creare trombe d’aria da nuvola a nuvola.
(Pensavo di avergli fatto una foto, ma nel telefono non c’è. Chissà cosa ho combinato.)

Mi preparo al temporale. Ho tutto incerata, pantaloni, Nordovest, ma non posso indossarli, perché fra una nuvola e l’altra c’è un sole bollente.
Intanto mi dirigo a Nord con l’idea di arrivare a Kassiopi prima delle 15.
Chissá se riesco a scamparlo.

No. Mezz’ora prima dell’arrivo si alza Nord Ovest e comincia a piovere fortino.
Ho da poco passato Agio Stéfanos. Chi me lo fa fare? Rischio di entrare a Kassiopi con raffiche al traverso.
Accosto di brutto, torno indietro mezzo miglio e alle 14 getto l’ancora in questa bella e sicura baia.
Non c’è molto posto per stare alla ruota, ma ne trovo uno buono, che mi permette di rilasciare 45 metri di catena in 8-9 di fondo.

L’idea era quella di aspettare la fine del temporale e poi raggiungere la destinazione, ma la ragione per andare in porto era quella di fare i soliti quattro passi e comprare un pezzo di pane fresco. Nulla d’importante.
Quando smette la pioggia sono le quattro e mezza e qui si sta benissimo. Tira un’arietta deliziosa. Caso mai vedrò domani se mettermi nel porticciolo, invece che in baia, a Othonoi, per stanotte sto bene qui.

Ma io sto a parlare dei temporali qui, quando a Budrio a 3-4 km da casa mia ieri è crollato per l’ennesima volta l’argine dell’Idice. Mi hanno mandato un video ed è terrificante.

L’argine era stato riparato qualche anno fa dopo un’altro straripamento. L’anno scorso è crollato subito dopo il punto di quella riparazione. Quest’anno subito dopo la riparazione dello scorso anno.
Cede sempre l’argine di destra e, per mia fortuna, io abito dalla parte sinistra, ma non si può andare avanti con la logica della toppa.

Eppure c’è chi ancora nega il cambiamento climatico e che i fenomeni estremi siano sempre più frequenti. Noi velisti lo vediamo bene che la stagionalità che conoscevamo si è alterata.
(Per non aprire l’argomento di come vengono utilizzati i soldi che dovrebbero essere destinati al risanamento del dissesto idrogeologico.)

Fine del pippone. Vado a prepararmi un sacco di cavolo all’aceto.

Ore motore: 2234
Miglia percorse: 27

 

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