Molto terrore per nulla

Shakespeare a parte, per fortuna nella notte non ci sono stati problemi. La “botta” di vento prevista dal modello ECMWF, sia con Windy, che con Predictwind, non c’è stata. Quella cellula di bassa pressione, che si stava spostando rapidamente dalla Sicilia alle isole ioniche, pare essersi riassorbita prima di raggiungerci.

Che andasse così lo speravo già dalla sera, quando ero riuscito a ricevere un po’ di meteo aggiornati. Mettendo l’iPad fuori in alto ogni tanto prendeva una o due tacche in 5G e riuscivo ad aggiornare una pagina previsionale. Ma come dicevo era una speranza.

Quando la pioggia si è attenuata mi sono permesso di dormire un paio d’ore, mettendo la sveglia a mezzanotte e mezza prima e all’una e mezza poi, visto l’andamento positivo.
Per il resto sono rimasto semisveglio in pozzetto fino all’alba.

La mia preoccupazione maggiore era una barca grigia ancorata vicino a me. Di solito le barche “alla ruota” si dispongono tutte nella stessa direzione. Se il vento proviene da Nord, le spinge con la poppa a Sud e viceversa.
Quando avevo dato fondo c’era una buona distanza fra Moma e questa barca.

Quando il vento ha girato, tutte le barche hanno ruotato, distendendo la loro catena nella nuova direzione. Questa, no. Ha ruotato sul posto.
Ho visto poi che la catena era grossa, probabilmente del 12, pur non essendo più di un 40 piedi, e stava a perpendicolo. Probabilmente la barca con poco vento girava sulla pesantissima catena.
Fatto sta che Moma si avvicinava pericolosamente a pochi metri.

A un certo punto ho dato anche motore, spostando la catena più sottovento e recuperandone qualche metro.
Alle 7,30 mi sono svegliato del tutto, ho preparato un altro caffè, pane e marmellata e ho salpato l’ancora. Neanche a dirlo, il tempo bastardo ha cominciato a piovermi sulle fette di pane che avevo portato in pozzetto.

Mi metto in rotta per Lefkada. Intanto poco fuori dalla baia il segnale 5G è di nuovo attivo, guardo con attenzione le previsioni e vedo che si prospettano raffiche a 20 nodi su Lefkada nella mattinata. Prendere delle raffiche mentre si percorre lo stretto canale di avvicinamento non mi pare una delle cose più furbe.
Mi dirigo a Nidri e poi do fondo a Vlicho e aspetto Di vedere come evolve.

Un paio d’ore e le nubi nere sopra i monti di Lefkada si dissolvono, e in generale la situazione migliora su tutta la zona, salpo l’ancora e mi dirigo a Lefkada città.
Percorro il solito canale di accesso e alle 14,30 sono ormeggiato su una delle banchine del porto comunale.

Di questi ormeggi si può usufruire dal lunedì al venerdì senza andare nel costoso marina a fianco, sabato e domenica sono riservati ai charter, c’è acqua e luce e si paga a un’addetta comunale.

Nel pomeriggio faccio due passi per la città e un po’ di spesa.
La sera, come tradizione ogni volta che vengo a Lefkas, pita dai Dalton.

Ore motore: 2216
Miglia percorse: 17 miglia
Gasolio nel serbatoio: 40 litri circa

 

Molto terrore per nulla
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