Mi alzo tardi, compero un pezzo di pane fresco, saluto l’amico di Castenaso e me ne vado verso Nord. Ho deciso che non ho voglia di visitare tutta Zante.
Mi interessa molto di più girare per il golfo di Patrasso, che non ho visto mai bene. L’ho percorso un paio di volte con l’obiettivo di attraversare il canale di Corinto, tralasciando molto di ciò che c’era intorno.
La mia meta odierna è Poros su Cefalonia. Ci sono stato qualche giorno fa, ma ero alla fonda fuori dal porto. Questa volta intendo entrare anche per fare acqua, che il serbatoio dev’essere ormai vuoto. (Debbo studiare un qualche sistema indicatore.)
Esco dal porto intorno alle 10 e non c’è un filo di vento, come previsto. In questi giorni è così, sono rassegnato, non a caso ieri ho controllato il livello del gasolio.
E, invece, dopo un paio d’ore, un po’ d’aria arriva. Non un granché, ma sufficiente a fare un lascone a 2,5-3 nodi con randa e yankee.
Scapolato il promontorio di SE di Cefalonia, il vento gira un po’ e siamo premiati da un traversone fra i 3 e i 3,5 nodi.
Non dura molto. Dopo un po’ il vento cade del tutto e sono costretto a dare motore per affrontare le ultime due miglia. Chiudo la randa, preparo ancora, parabordi e cime d’ormeggio, fisso il gommone a mezzabarca ed entro in porto alle 14 circa.
Quando entro il porto è quasi vuoto, solo qualche barca. Ormeggio alla bachina Ovest, dove c’è scritto “profondità 2,20”, ma io non ho problemi, dato che Moma pesca 1,60 m.
Calo l’ancora in 3 metri d’acqua e filo circo 30 metri di catena, senza proiblemi di evitare le altre barche e le loro catene, dato che adesso su questo molo ci sono solo io. Si riempirà prima del tramonto.
Per la mia camminata mi arrampico per una delle due strade che partono dal porto, quella di sinistra pensando di arrivarte al paese, che dovrebbe distare un kilometro. Il paese, probabilmente, si raggiunge con la strada di destra, perché torno indietro senza averlo trovato. Potevo anche guardarmi una carta, lo so.
In compenso trovo un hotel, che su una colonnina del cancello d’ingresso ha una targa in marmo con scritto in italiano “Divieto d’affissione art. 663 C.P.”. Il codice penale italiano in Grecia? Che senso ha una targa così su di un cancello greco? Non è neanche bella. Mah!
Al ritorno trovo l’autobotte con il gasolio vicino alla barca. Ne approfitto per mettere 40 litri nel serbatoio e riempire la tanica da 10 litri di scorta, che era vuota dall’anno scorso.
Arriva anche l’addetto del porto a incassare i diritti portuali (16 euro per un 8 metri). L’acqua è compresa, la corrente non c’è (a me non serve) e qui ci sono anche i WC.
Stasera cavolo (forse mi è scappato un po’ troppo aceto nella pentola a pressione). Chissà perché qui si trova solo il cavolo cappuccio verde e non quello bianco, così piacevole nell’insalata.
Ore motore: 2164
Miglia percorse: 18
Gasolio nel serbatoio: 80-85 l. circa