Buon vento Sergio

Sono ancora a casa. Il dolore è decisamente diminuito, ma siamo ben lontani da una completa guarigione, che mi permetta di tornare da Moma. I progressi quotidiani sono infinitesimali, malgrado i farmaci.

Intanto, quasi tutti i giorni mi sento con Sergio, che ha lasciato Brindisi e si è trasferito a Crotone, al cantiere di Elio, per fare carena e altri lavori alla sua Itaca2, prima di cominciare la navigazione verso le Canarie, sua prima grande meta.
Il velaio di cui gli avevo dato il numero è andato in pensione, ma ne ha trovato un altro, perché vuol far modificare le mani dei terzaroli oggi insufficienti e di cui lui ha portato in pozzetto le borose.
Abbiamo anche discusso di come installare uno stopper sulla drizza del Genova, che tende a scendere e a fare catenaria. Pessima cosa se si deve rollare con vento teso.
Abbiamo selezionato e dove acquistare un nuovo VHF, che nel suo, poco intelligentemente un vecchio proprietario ha riempito il numero MMSI con 1234567. Adesso non si trova nessun centro tecnico che lo riconfiguri. Ci avevo provato io per lui a Brindisi, ma non c’era stata possibilità.
Il suo problema più grosso però è l’asse del timone che è durissimo, ma forse il meccanico chiamato dal cantiere lo risolve con un cuscinetto a pressione e, soprattutto, con una nuova lunga boccola centratrice interna in teflon, al posto di quella vecchia in gomma dure e deformata.

Intanto oggi su il “Giornale della Vela” è uscita una sua bella intervista, che vale la pena leggere. Sono contento perché la sua storia merita di essere conosciuta e la segnalazione al giornale è partita da amici della chat “Amici della Vela – Grecia”, dopo che tempo fa avevo raccontato di lui.
Ve la consiglio:
https://www.giornaledellavela.com/2024/06/23/honolulu-arrivo-sergio-mitrotti/

E, volendo, questa è la sua pagina FB:
https://www.facebook.com/sergio.mitrotti.3/

 

 

Buon vento Sergio
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