Meganisi, Vathi

Ieri son rimasto fermo a Baia Tranquilla, un po’ a oziare e un po’ a sistemare cime e altro.

Ma nei diversi ancoraggi del giorno prima ho visto che l’impiombatura fra la cima e la catena si sta “smollando”. Immagino sia stata la “sventagliata” a Preveza, i legnoli della cima si sono sfilati dal primo giro di impiombatura.
In tutti i successivi ancoraggi l’impiombatura ha tenuto senza problemi, ma non mi piace, non voglio perdere l’ancora o, peggio, andare a scogli. Quindi ho bisogno di un posto dove sostare senza necessità dell’ancora per provvedere.

Verso le 9 salpo alla volta della vicina Meganisi, dove ci dovrebbero essere un paio di ormeggi con corpi morti e relative trappe.
A Spartachori (Porto Spilia) mi fanno segno di andarmene. I posti liberi in banchinaci sarebbero, ma evidentemente son già prenotati.

Alla successiva baia di Vathi, c’è il Marina Odysseas, che, invece di rispondermi sul VHF che c’è posto, mi avvisa che sono minimo 43 euro a notte. Quando si avvicina con il gommone, il gentile marinaio greco-argentino, che parla italiano con accento del centro Italia, perché ha vissuto in Abruzzo, è comunque la prima cosa che mi ripete.
Non che sia felice di pagare 43 euro, ma, se mi garantisce un ormeggio con la trappa, si può fare.

Ormeggio a fianco di Roberto. Un amico bergamasco, che possiede una bella barca in legno old style “Gaia Scienza”, con randa al picco, un lungo bompresso e tutto quello che una vecchia signora dei mari deve avere. È in attesa di un altro suo amico che gli venga a dare una mano a riportarla a Gouvia, che da solo è troppo impegnativa. È l’occasione per fare un po’ di chiacchiere e socializzazione, dopo giorni senza nessuno con cui parlare.

Nel pomeriggio taglio la vecchia impiombatura, rivolto la cima e, pian piano rifaccio la nuova impiombatura sulla parte che non ha mai lavorato. La faccio più lunga (un passaggio in più dei trefoli) e soprattutto la faccio rastremata e con i trefoli bloccati da qualche giro di filo cerato. Direi che adesso non dovrebbe più sfilacciarsi. La controllerò spesso, comunque.

Vathi, come ricordavo, è un luogo piacevole, con una bella atmosfera, anche se pieno di bar-ristoranti. Ci sono anche tre mini-market e un fornaio vero, con ottime Spinacine (rotelle di pasta sfoglia con spinaci e ricotta) e altre leccornie.

Per cena non cucino, mi è rimasta una buona porzione di melanzane in agro, che mi ero fatto la sera precedente.

Ore motore: 2007.
Un controllo al gasolio mi dice che nel serbatoio ci sono circa 35 litri. mmhm! Mi sembra di aver consumato un po’ troppo, dal pieno fatto a Gouvia. Rifarò i conti.

 

Meganisi, Vathi
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