Partenza verso le 6,30 da San Benedetto Del Tronto verso Ancona. Per arrivare al Marina Dorica debbo percorrere circa 47 miglia. Conto di arrivarci verso le 16.
Il vento previsto è debole da SE fino a metà giornata, poi dovrebbe rinforzare parecchio, ma sempre favorevole.
Anche stamattina la temperatura è fresca e si naviga bene con l’incerata pesante addosso.
Un gruppo di pescherecci cala da prua una strana gabbia piatta, che pare diversa da quella della nasse. Poi il peschereccio che ha calato la gabbia arretra per un po’, come se la trascinasse.
Non l’avevo visto fare mai. Mi sembrava di aver letto che la pesca che “raschia” il fondo marino (siamo sulla batimetrica dei 10 metri) era sta vietata, ma qui la sta praticando una piccola flotta e l’incastellatura di tubi di acciaio a prua di ogni peschereccio che la permette non è cosa nascondibile, quindi deve trattarsi di altra tecnica.
Comunque un po’ insidiosi per il navigante questi pescherecci lo sono, perché te li trovi davanti fermi e istintivamente pensi di passargli dietro, ma questi improvvisamente ripartono arretrando. Occorre sempre tenere gli occhi aperti in mare e non dare nulla per scontato.
Verso le 10,30 siamo quasi a Porto Sant’Elpidio. C’è un sole malaticcio dietro una nuvolosità diffusa, ma quel po’ d’aria che c’è ora è in poppa e il clima è diventato afoso.
Il cielo scurisce sempre più, mi sa che sta arrivando un altro temporale non annunciato.
Forse non è un temporale, ma solo un po’ di grigio e, magari un po’ di pioggerella, perché il Conero non ha il “cappello”.
«Quando il Conero ha il cappello esci di casa con l’ombrello.» (proverbio anconetano)
Io, invece, il cappello l’ho tirato fuori questa volta.
Se arriva il temporale mi troverà bellissimo, con in testa il “Nord Ovest”.
Ma invece la pioggia non arriva, anzi torna fuori il sole.
Il Conero è bellissimo, il mare che bagna “le due sorelle” di un azzurro ammaliante, Portonovo splendido, senza nessuno né qui, né a Mezzavalle. Mi ero dimenticato quant’è bella questo pezzo di mare, dapo tanmti anni che non lo frequentavo.
A poche miglia dal Conero il mare comincia ad agitarsi un pochetto e si sente di nuovo il vento.
Era previsto e starà arrivando? Macché.
Arriva solo quando scapolo il molo della Fincantieri, solo mezzora all’entrata del porto.
Dalle 11 di mattina ho tentato più volte di contattare la segreteria della Lega locale. Niente.
Mi rispondono finalmente alle 16, controllano, poi mi richiamano: Non ci sono ormeggi liberi.
Ripiego sul Marina Dorica, chiamando sul VHF, canale 8, tanto sono già all’ingresso, a un quarto di miglio dal fanale rosso.
Il posto c’è. All’inglese in testa al pontile W3. È un po’ come tornare a casa.
Dal 2001 al 2008, infatti, Moll Flanders è stata ormeggiata al pontile a fianco, il W2. Ma a Moma non lo racconteremo.
Chiacchiero con il marinaio che mi ha assistito nell’ormeggio. Domani si prevedono 30 nodi da Ovest.
Controllo, è vero, le previsioni sono cambiate completamente per domani e io 30 nodi di bolina non li voglio affrontare.
Domani l’altro l’intensità dovrebbe attenuarsi e si potrebbe navigare, ma sabato tutto il nord Adriatico sarà attraversato da Bora con raffichge fino a 35-45 nodi. No, grazie.
Mi prendo 3 giorni di stop e intanto sorveglio l’evoluzione per decidere se ripartire domenica 18.
Ore motore: 1840, miglia 47, nel sebatoio ancora quasi 70 l. di gasolio.