Prima di partire vado a comprare una girante Volvo di rispetto in un negozio vicino.
Poi, ancora all’ormeggio, facciamo lavorare oltre un’ora il motore, con la marcia ingranata, per verificare che non ci siano sorprese. Sembra davvero tutto Ok.
Ore motore: 1757.
Liberiamo gli ormeggi poco prima delle 11.
C’è poco vento e in bocca, per cui si va a motore.
Dopo un’oretta ci raggiunge la barca a vela Nut. Attraversano anche loro su Leuca e abbiamo deciso di andare insieme, se riusciamo. Hanno tardato, perché hanno dovuto fare carburante.
I due amici a bordo stanno trasferendo la barca a Bari per conto dell’armatore, ma la barca ha parecchi problemi. La randa sale solo fino a metà e il genoa rolla male. Stanotte gli sono morte le batterie (2 batterie vecchie e diverse fra loro collegate in parallelo. Una sarà andata in corto e si sarà tirata dietro l’altra). Stamattina ne hanno comprate due nuove.
Andiamo a motore fin verso le 16, guadagnando qualche punto con la randa in appoggio. Poi il vento ruota lentamente verso sud e possiamo aprire il fiocco e spegnere il motore.
Inizialmente navighiamo al traverso, che poi però diventa lasco, a 3,5-4 nodi di velocità, con un apparente dai 6 agli 8 nodi.
Non è un granché, ma a noi basta per portarci a Santa Maria di Leuca (speriamo) per l’alba.
Una navigazione dolce tranquilla.
Intanto Nut, che ci ha seguito fin verso le 16, ha proseguito a motore ed è sparito oltre l’orizzonte dopo le 17, con una rotta di qualche grado più a Nord.
Carburante circa 50 litri, Ore motore: 1762
Alle 18:30 mancano ancora 44 miglia alla destinazione e proseguimo il nostro dolce lascone per 52 gradi.
Antonella fa un riposino a prua, io ne ho fatto uno dalle 15 alle 16.
Mangiucchiamo un po’ di pizzette e focaccia alle olive, e della panzanella rimasta da pranzo, cucinando solo qualche patata lessa in aggiunta.
Anche dopo il bel tramonto la navigazione procede a vela, fin verso l’una e mezza di notte.
La randa si comporta bene. Sale e scende senza problemi. Ieri ho anche smontato, pulito e lubrificato anche un winch che sta sull’albero e che era bloccato e adesso gira bene. Il motore sembra non accusare fatica.
Bene, pare che abbiamo svoltato.
Oggi abbiamo visto per la terza volta in pochi giorni i delfini e ora, nel buio, passano sotto la barca molte chiazze di plancton fosforescente.
Stamattina, mentre stavamo salpando, sono uscite in mare una mezza dozzina di barche con un sacco di persone. Andavano ad assistere alla liberazione al largo di una tartaruga (pare) di un metro di diametro, che, non so come, era stata catturata in porto. C’è ancora vita in questo mare.
All’una e mezza siamo a circa 17 miglia da Leuca, il vento è un po calato e riaccendiamo il motore.
Probabilmente arriveremo a Santa Maria prima dell’alba. Forse ci conviene puntare direttamente a Otranto, piuttosto che rischiare entrando in porto col buio.
Impostiamo la rotta per la nuova destinazione, tanto possiamo ripensarci poi.
Gli amici di Nut, che sonio arrivati verso le 2 di notte, invece, hanno deciso di ormeggiare a Santa Maria di Leuca.
Durante la prima navigazione hanno fatto qualche bella foto di Moma, che ci hanno inviato.