I discorsi fatti sulla comodità della pentola a pressione in barca per la pasta si possono ribaltare pari pari sul riso, salve che il riso è decisamente più problematico nella calibratura dell’acqua e del fuoco.
Quando cuociamo il riso, soprattutto se stiamo facendo un risotto, vorremmo aprire la pentola e non trovare acqua sul fondo, ma solo il riso appena umido e ben cotto, ma basta che sbagliamo di poco per trovarci il riso stracotto, che naviga nella troppa acqua, oppure bruciacchiato e attaccato al fondo perché è evaporata tutta.
I vari tipi di riso si comportano diversamente fra di loro, ma anche fra marche e marche ci sono diversità. Così come c’è molta differenza fra un fornello e l’altro, fra operare con la fiamma bassa o alta. Col riso dobbiamo fare molta esperienza personale, conoscere bene i nostri fornelli e cercare di utilizzare sempre gli stessi tipi di riso già sperimentati.
Io amo per molti piatti il riso basmati, ma è delicato, e in barca tendo a usare quasi esclusivamente Carnaroli, che è più tollerante nella cottura.
Per comportarmi sempre alla stessa maniera mi sono abituato a fare le misure a bicchieri.
1 bicchiere di riso Carnaroli per la mia esperienza vuole 2 bicchieri d’acqua (pieni alla stessa altezza).
Anzi, nel caso di 1 bicchiere solo, un po’ di più per la pentola.
Il fuoco non lo metto alto per far arrivare in fretta la pentola a soffiare, ma moderato e, dopo il soffio, abbasso subito al minimo.
Ricordiamoci che i fuochi della barca sono a Butano, quindi tendono a scaldare di più dei fornelli a Metano di casa.
Anche qui, se non si tratta di cucinare un piatto che richiede il contrario (tipo un’insalata di riso) io metto in pentola riso e altri ingredienti tutti assieme e li cuocio contemporaneamente.
Per esempio, se faccio un risottino agli asparagi, metto un po’ d’olio sul fondo della pentola e ci faccio rosolare un po’ della cipolla sminuzzata e i pezzetti di asparago, con gli odori.
Poi, appena gli asparagi sono un po’ cotti, agggiungo il riso.
Se mi va lo faccio tostare un minuto con un goccio di vino, Poi verso l’acqua e il brodo vegetale occorente, chiudo la pentola e porto avanti la cottura. Quando apro debbo solo mescolare e servire.
Analogamente un riso con gli zucchini, i piselli, i funghi, ecccetera, non li cuocio separatamente per poi unirli dopo, ma assieme.
Se mi serve un riso bianco, allora solo acqua e un po’ di brodo vegetale. Un goccio d’olio in uscito per evitare che si incolli tutto.
Per i tempi, a seconda dei tipi di riso da 5 a 10 minuti del soffio: basmati 5, parbolied 6, carnaroli 9, direi io
L’insalata di riso:
Per me, è in assoluto uno dei piatti più adatti alle lunghe navigazioni.
La prepari con comodo prima di partire in grande quantità e pian piano ci riempi i piatti senza dover usare le pentole. Ha un eccellente effetto stabilizzazione dello stomaco e l’aspetto rimane invitante anche per giorni.
La preparazione è semplicissima: si mette in pentola a pressione un cucchiaio di olio, il riso (il Carnaroli è perfetto), l’acqua e il brodo granulare.
Una volta cotto, si aggiunge un altro po’ d’olio per evitare che il riso si compatti e si uniscono tutte le verdure (fresche, sottolio, sottaceto) che si desidera: pomodorini, piselli lessati, capperi, cipolline borrettane, funghi trifolati, melanzane a filetti, peperoni grigliati, olive, carote e sedano a pezzetti, eccetera. Volendo formaggio a cubetti e uova sode.
Odori e condimenti a scelta.