Parto in treno da Crotone per Budrio con la barca in secca, abbastanza pulita e in ordine. Penso di venire presto a controllare e fare un altro po’ di lavoretti, ma dovrebbe stare bene. Ieri ho anche tolto e rimesso il sigillante Sikaflex 291i alla base delle sartie, dove quando piove davvero molto filtra qualche
Ieri sono stato tutto il giorno in attesa di notizie da Elio, il titolare del cantiere. Purtroppo ha quasi tutti i collaboratori ammalati e non sapeva come alare diverse barche in attesa, fra cui Moma. Peraltro da domenica pomeriggio, per tutto lunedì e parte di martedì arriva vento molto forte, che preclude la possibilità di
Alle 7,30 esco dal porto. C’è un po’ di brezza favorevole a una bolina larga, forse non è molta, ma ci si può provare. Mi accingo a ritirare i parabordi e armare le vele, quando un vecchio pescatore, mi passa dietro, mi indica qualcosa a poppa. Forse ho una cima in acqua. No. Non capisco.
Alle 4 e un quarto sono fuori dal porto, qualche minuto prima di me sono uscite le barche dei pescatori. Come previsto c’è poco vento, quasi in bocca, e abbastanza mare, ma accettabilmente tondo. Riesco a tenere oltre i 5 nodi senza forzare troppo. Il cielo è stellato e c’è ancora una bella fetta della
Nelle mie intenzioni c’era di andare oggi a Campomarino di Maruggio, da lì traversare poi su Pisticci o Policoro e quindi di raggiungere Crotone in diverse tappe. Ma stamattina il vento era ancora molto rafficoso e non mi convinceva. Ho guardato e riguardato le diverse previsioni e continuava a non convincermi. Ho deciso di rinviare.
Alle 7,30 lascio gli ormeggi e mi metto in rotta per Gallipoli. Sono circa 25 miglia e per il pomeriggio è prevista pioggia a volontà. Vorrei tentare di arrivare prima. Ci dovrebbe essere un po’ vento da Sud ad aiutare, ma per il momento non si vede. Alla Lega Navale di Gallipoli hanno un posto
Volevo alzarmi un po’ prima delle 5, ma i motori delle barche dei pescatori mi hanno svegliato in anticipo, per cui un quarto d’ora prima delle 5 già mollo gli ormeggi. Lasciando l’isola arriva del mare lungo, abbastanza forte, da Nord, le previsioni davano mare piatto. Vabbè il mare lo sbagliano spesso. Il vento invece
Verso le 8 sono pronto a levare l’ancora. A 30-40 metri da Moma c’è un Comet un po’ datato, con bandiera slovena e il guidone della Lega Navale sotto la crocetta di sinistra, come Moma. Sicuramente italiani, li avevo già adocchiati ieri sera. Chissà se traverseranno anche loro domani? Riesco a parlarci. No. Tengono la
Stamattina verso le 8 vado per mollare gli ormeggi, ma una cima non scorre. L’harbour master ieri ha attaccato un catamarano alla stessa maniglia a cui ero attaccato io sulla catenaria della banchina, ma si tratta di un grillo stretto, che non può ospitare più d’una cima. Vabbè, metto un’altra cima, mi cazzo su quella
Dopo una notte passata dormendo a pezzi, con i vestiti addosso e svegliato più volte dal vento, dalla pioggia, dall’allarme ancora e da quello dei temporali, stamattina mi ritrovo dolorante e intontito. È una gran bella giornata, ma non ce la posso fare a navigare. Attendo che qualche barca lasci l’ormeggio dentro il porto, levo
Il quadro metereologico sembra si sia finalmente chiarito. Dopo giorni di venti forti o contrari, temporali e altre instabilità, che sembravano non finire, abbiamo previsioni di un periodo più stabile, con venti leggeri e favorevoli per noi che dobbiamo andare a Nord e poi traversare verso l’Italia, anche se le piogge rimangono. Domenica mattina, complice
Consulto il meteo di Predictwind e Poseidon più volte al giorno, ma non ci sono cambiamenti significativi. Resto in attesa di una “finestra” che mi permetta di risalire. Nel frattempo l’amico Giancarlo, che da Lefkada aveva puntato a Nord, mercoledì si era fermato a dormire nella baia delle due rocce (Ormos Skala per i greci)
Domani sono previste raffiche da Sud e da Ovest che io non ho voglia di affrontare, anche se la direzione mi sarebbe favorevole, con pochi ridossi adatti a ripararsi validamente dal vento di stanotte. Quindi mi aspetterebbe una navigazione lunga una trentina di miglia. Poi ci sono un paio di giorni di vento fortino in
Faccio colazione e mi preparo con calma, il ponte mobile apre alle 10. Piccolo problemino nel lasciare l’ormeggio perché il cordino di rappello della trappa è rimasto incastrato nel gommone, ma siamo in totale calma di vento e non ci sono problemi a liberarlo. La fila delle barche in attesa di passare il ponte è
Shakespeare a parte, per fortuna nella notte non ci sono stati problemi. La “botta” di vento prevista dal modello ECMWF, sia con Windy, che con Predictwind, non c’è stata. Quella cellula di bassa pressione, che si stava spostando rapidamente dalla Sicilia alle isole ioniche, pare essersi riassorbita prima di raggiungerci. Che andasse così lo speravo
Faccio un salto dal fornaio a comprare il pane fresco, prenderei anche un po’ di verdure, ma i supermercatini sono chiusi, non si capisce il perché. Intanto diverse barche e catamarani se ne sono andati. Credo che la mia ancora sia salva. Sbagliato. Quando lascio l’ormeggio scopro che un catamarano ha ancora la sua catena
Prima di partire preparo una panzanella per pranzo, che ho del pane vecchio da far fuori, e la metto in frigo a insaporirsi e rinfrescarsi. La notte il vento si è calmato e così l’onda fastidiosa di ieri sera. Niente temporale e alla mattina c’è un bel vento da Nord. Mi immagino che cadrà fra
Dopo colazione faccio un controllo dell’olio motore e del liquido di raffreddamento. Sono a posto. Alle 9 arriva effettivamente l’harbour master, pago, avvicino la barca al pontile con l’acqua e riesco a riempire il serbatoio. Verso le 10 lascio l’ormeggio in un piattume di vento da citazione cinematografica. Discendo il canale e mi metto in
Colazione veloce oggi e prima delle 8 salpo l’ancora. I piatti di ieri sera li lavo dopo in navigazione, tanto si prospetta una giornata con venti deboli e variabili, andando solo a motore. In effetti è come previsto, quando c’è un po’ d’aria viene debole da Ovest, ma spesso non ce n’è proprio, fa caldo
Un po’ prima delle 9 lascio Trizonia. Avrei voluto partire prima, ma come noto ho la colazione lenta, con caffelatte, pane e marmellata e giornale appena scaricato. La mia indecisione sulla destinazione si risolve in breve. Già prima delle 10 si alza il vento da Ovest, che avrebbe dovuto comparire nel pomeriggio. In bocca. È
Salpo l’ancora verso le 8,30 senza avere ancora deciso se fermarmi a Lepanto o arrivare a Missolonghi. Deciderò strada facendo. C’è poco vento da NE. Ma presto il vento gira. Mi arriva in bocca da Ovest e neanche debole, come era previsto per il pomeriggio. Non sono nello spirito di passare tutta la giornata facendo
Eravamo rimasti che dovevo decidere che fare. Ieri mattina imparo da uno dei francesi che a Trizonia c’è un meccanico bravo, l’harbour master conferma che è bravo, chiamo e parlo con la moglie (lei parla un po’ di inglese, lui no) e mi dice che non può prima delle 18, perché sta facendo un altro
Trizonia mi piace. Il paese è gradevole, turistico, ma, naviganti a parte, di un turismo solo locale di famigliole e pensionati, che non disturba. Non è solo la mia banchina a essere piena di francesi, ma metà delle barche che hanno gente a bordo sono francesi. Molte barche poi hanno l’aria di essere ormeggiate da
Alle 9,30 circa salpo l’ancora con l’intenzione di entrare a Lepanto, ma come raggiungo l’ingresso di questo piccolo vecchio porto, fra due antichi bastioni merlati, ho una sorpresa. Da dov’ero ancorato non si vedeva, ma dentro al porto c’è un’enorme chiatta, sovrastata da attrezzature (una draga?), che occupa tre quarti del porto. Non ci sono
Prima di partire faccio un salto a comprare un buon pane fresco in un forno che avevo adocchiato/annusato ieri e, visto che ci sono, una porzione di spinach-pie per il pranzo. Alla fine lascio gli ormeggi che sono le solite 10. Avrei voluto partire prima che oggi dovrei fare 25 miglia. La destinazione è l’antica
Due giorni di stop, qui a Missolonghi. Le previsioni davano giorni con vento zero, ma in compenso con probabili temporali un po’ a tutte le ore. La schiena e la gamba mandavano segnali che era il caso di stare tranquillo. Di lavoretti ne ho sempre da fare. Insomma stare fermo non sembrava poi una cattiva
Le previsioni davano una nottata senza vento, ma nella notte il vento s’è alzato da Nord, con raffiche oltre i 20 nodi, e alle 3 mi sono svegliato con “l’ululo” del boma. Ho fatto un controllo dell’ancora sul plotter, ma era tutto nei parametri. Poi dev’essersi tranquillizzato perché, dopo che son tornato a letto, non
Verso le due e mezza di notte è arrivato il temporale. Erano giorni che Predictwind lo dava come possibile e poi niente. Ieri sera non ne aveva proprio l’aria e non mi era passato per la testa di chiudere oblò, passi d’uomo, ecc. e così l’ho dovuto fare quando il tuono mi ha svegliato, ma
Mi alzo tardi, compero un pezzo di pane fresco, saluto l’amico di Castenaso e me ne vado verso Nord. Ho deciso che non ho voglia di visitare tutta Zante. Mi interessa molto di più girare per il golfo di Patrasso, che non ho visto mai bene. L’ho percorso un paio di volte con l’obiettivo di
Mi alzo col sole ed è già afoso. Non tira un filo d’aria e tutto è velato. Le previsioni non danno vento fino al pomeriggio e l’indice CAPE (quello che determina l’instabilità misurando l’energia potenziale, per intenderci la probabilità di temporali) è alto. Infatti che potrebbe scoppiare un temporale si annusa nell’aria. Per fortuna non
Ieri, come preannunciato, giornata di pausa e riposo. La schiena fa un po’ male e prendo pillola doppia. Per fortuna son partito da Bologna con una scorta di farmaci. Verso le 10 di oggi lascio gli ormeggi al marina, saluto Davide e mi trasferisco nella banchina comunale di Argostoli, per vedere se riesco a rabboccare
Una barca con bandiera svedese stamattina se ne è andata, lascio il mio ormeggio e vado a mettermi al loro posto. Adesso sono al pontile Ovest, così il forte vento di maestro, che deve arrivare terrà la barca scostata dalla banchina in cemento, inceve di spingercela contro, come sarebbe successo nell’altra postazione. Queste banchine sono
Alla fine questa forte perturbazione notturna si è risolta in una mezz’oretta di pioggia. Manco mi ha lavato la barca come speravo. Hanno sicuramente sofferto di più al Nord, ma in chat dicono non tanto, per fortuna. Visto che non si porofilano più pericoli, lascio la sicura rada all’ancora e mi trasferisco al marina (io
Mi preparo con calma e verso le 10 esco dal porto, debbo fare solo 8 miglia per raggiungere Argostoli, dove spero di trovare la cinghia di ricambio, ma anche di essere ben ridossato da una perturbazione, che dovrebbe arrivare a partire da oggi pomeriggio. Non c’è aria sufficiente per aprire le vele. Argostoli è un’ampia
La notte è passata tranquilla, l’ancora non si è mossa, malgrado il forte vento durato oltre le 11 di sera. Avevo anche messo l’allarme ancora sul plotter con un raggio stretto di 100 piedi, 30 metri, e la barca non è uscita. Verso le 9 lascio l’ormeggio, sfruttando anche le vele per il poco vento
La notte il mare si è un po’ calmato, ma il caldo no, per metà notte ho dormito sulle panche del pozzetto, ma alla fine non ho dormito male. Fatta colazione e lavato i tegami di ieri sera, salpo e mi avvio verso la mia destinazione, che sarebbe Agia Pelagia, sulla costa Sud-Ovest di Cefalonia.
Colazione, rabbocco del serbatoio dell’acqua, un salto a comprare un pezzo di pane fresco e via. Fuori c’è un minimo di aria e uscendo dalla baia riesco a fare dei bordi di bolina a 2 nodi. È poco, ma non ho fretta, debbo fare solo una decina di miglia. La destinazione è Poros, un’altra cittadina
Giornata tranquilla fermo qui a Sami, per riposarmi e sistemare alcune cose. Per prima cosa ho trovato una lavanderia e gli ho portato un borsone di roba, che ne avevo un bel po’ da lavare. Poi ho sostituito la scotta della randa. L’avevo già sostituita 2 anni fa, che quella lasciatami dal vecchio proprietario era
Fatta colazione mi sento in grado di affrontare il problema di lasciare l’ancoraggio, ma in verità è più semplice del previsto. Siamo in perfetta calma di vento, quindi vado tranquillamente a liberare le cime a terra, le riporto velocemente in barca (le metterò in chiaro dopo) e mi porto fuori col motore, recuperando la catena.
Lascio l’ancoraggio verso le 10 della mattina e mi dirigo verso NNO, con l’intenzione di raggiungere Cefalonia da Nord. Non ho ancora deciso se discenderla sul lato occidentale o orientale. Provo più volte a sfruttare un po’ le vele, ma con scarso successo. Anche quando arrivo all’imbocco del canale fra Itaca e Cefalonia, dove ricordo
Prima di salpare vado a fare un po’ di spesa, più che altro acqua, che col caldo di questi giorni bevo parecchio. A Kastos, oltre al minimarket, c’è anche un negozio di abbigliamento e varie, mi compro anche un cappello, che quest’anno me ne sono già volati via un paio. Me lo prendo di un
Prima di salpare preparo una panzanella per il pranzo, che così avrà tempo per macerare e insaporirsi, poi vado a liberare la cima a terra e la raccolgo. Direi che l’avvolgitore con la fettuccia è un valido ausilio. Verso le 9 esco dalla baia e mi dirigo con una rotta di circa 150º verso la
Come deciso oggi non mi sono mosso. Il posto è piacevole, la giornata calda e non è previsto vento, per cui bisognerebbe smotorare senza necessità. No, oggi svacco e lavoretti, domani magari andiamo a Kalamos. Intanto stamattina ho sostituito la drizza della trinchetta, che era vecchia e logora. Avevo nel gavone 20 metri di cima
Dopo colazione mi sono messo a fare altri lavoretti. Ci sono mille cose che vorrei fare e rinvio sempre, ma debbo cominciare a occuparmene. Ho ripescato dai gavoni due bozzelli doppi, uno con lo strozzo, e, agganciandomi al roll-bar, che sporge a poppa, ho costruito un paranco per calare e issare il motore fuoribordo senza
Salpo con comodo e mi dirigo verso la vicina isola di Meganisi. Meganisi è uno dei miei posti preferiti, un’isola piena di baie e insenature splendide. Il problema è che per questo è iperfrequentata. Spero di trovare posto a Port Atheni, che non avendo praticamente pontili, richiama solo quelli che vogliono stare alla fonda. Davanti
Faccio colazione, sistemo, riempo il serbatoio dell’acqua e lascio l’ormeggio. Il telecomando senza fili del salpaancore non vuole funzionare, debbo tirar su la catena con l’interruttore a pulsante che ho in pozzetto. Son già due o tre giorni che fa qualche capriccio. Ogni tanto si interrompe, debbo aspettare 10-20 secondi e poi riprende a funzionare.
Dopo colazione, prima di salpare, preparo una bella panzanella (o una cosa simile) per pranzo. Ho parecchio pane duro e i pomodori acquistati ieri sono un po’ troppo maturi, bisogna farli fuori in fretta. Ci metto un sacco di cipolla, come piace a me, tanto non debbo baciare nessuno, poi la metto in frigo a
Salpo verso le 10, armando randa, yankee e trinchetta con rotta Nord per raggiungere Menidi e Kopraina e vedere se anche quest’anno vedo delfini e tartarughe. Per un bel po’ procedo così, ma non riesco a fare più di un nodo e mezzo, massimo due. Quando la velocità scende quasi a un nodo, circa a
Dopo colazione, in tarda mattinata, levo l’ancora e sperando di poter sfruttare quel po’ d’aria che c’è, che dovrebbe aumentare presto, armo randa, yankee e trinchetta. Poca roba, all’uscita dalla baia ci sono 3-4 nodi di apparente e faccio un nodo e mezzo, poi pian piano camminando un po’ cresce. Scapolato il promontorio faccio 2
Mi sono alzato tardi, ho fatto colazione, poi ho installato il motore fuoribordo e la sua batteria sul tender e sono andato in paese a vedere il castello. Prima ho percorso la strada che gira tutt’intorno al promontorio e che fiancheggia il mare prima e la laguna interna poi. Piacevolissima si snoda in un bosco
La pentola a pressione sta per fischiare; dentro c’è una strana verdura che non è una bietolina e neanche uno spinaccio, ma stava fra le verdure commestibili nel supermercatino stamattina e ho deciso che per me era uno spinaccio greco. Gli do una leggera scottata in pentola con pochissima acqua, che a me le verdure
È stata lunga, ma Moma è di nuovo in acqua. Oltre ai farmaci standard, per combattere il dolore, ho fatto anche un ciclo di infiltrazioni epidurali di analgesici (per l’ozono terapia, che dovrebbe essere risolutiva, mi hanno messo in lista per l’inverno). Il 25 luglio ho fatto l’ultima infiltrazione, il 29 ho preso l’aereo per
Sono ancora a casa. Il dolore è decisamente diminuito, ma siamo ben lontani da una completa guarigione, che mi permetta di tornare da Moma. I progressi quotidiani sono infinitesimali, malgrado i farmaci. Intanto, quasi tutti i giorni mi sento con Sergio, che ha lasciato Brindisi e si è trasferito a Crotone, al cantiere di Elio,
La mattina del 2 giugno la decisione è presa (anche quella notte non ho quasi dormito per il dolore). Per trovare la soluzione migliore per lasciare la barca, ho chiesto consiglio sulla chat “Amici della Vela Grecia” (la chat su Whatsapp di chi naviga in questi mari). Ci sono quasi 300 iscritti e molti sono
Verso le 8,30 leviamo l’ancora dopo una notte con un po’ di mare lungo che ci ha sballottato, ma tranquilla, e ci dirigiamo senza vento, con una rotta di 140 gradi circa verso Preveza. La giornata è calda e noiosa, con questo motore che rumoreggia incessantemente. L’unico momento di oasi è un’insalata di fagioli, cipolla,
Facciamo colazione, facciamo acqua e lasciamo l’ormeggio alle 11, che un rompicoglioni comunale già ci aveva avvertito che per le 11 ce ne dovevamo andare. Andiamo a motore alla baia di Lakka, nel Nord dell’isola, è piena stipata, ma sempre bella. Ne approfittiamo per il primo bagno della stagione. L’acqua è davvero fredda, ma si
Lasciamo Ormos Garitsas verso le 9 e ci siamo diretti a motore con rotta per Paxos. Più tardi tentiamo di sfruttare un po’ di vento che arriva, facendo dei bordi di gran lasco, ma dopo un’ora abbiamo percorso sì o no un miglio verso la destinazione reale. Riavviamo il motore. L’aria arriva quando ci avviciniamo
Lasciamo Kassiopi dopo le 9, praticamente senza vento e tranquillamente ci avviamo verso Corfù città. Una volta imboccato il canale fra l’isola di Corfù e la terra ferma, quei 2-3 nodi di vento li abbiamo proprio in bocca. C’è un bel sole, ma l’aria non è calda. In effetti sopra Corfù si vede un mezzo
Stamattina ci siamo mossi con molta calma. Prima abbiamo fatto un po’ di bucato, dato una lavata alla barca, sistemato un po’ di altre cose e abbiamo lasciato Othonoi a mezzogiorno. Ho controllato anche le batterie dei servizi. Sembrano perfettamente funzionanti ambedue, hanno la stessa tensione, ovviamente, isolandole dal circuito, sono fredde pur essendo state
Sveglia alle 5, rapida colazione e via gli ormeggi. Prima delle 6 siamo in navigazione. C’è una bella arietta fresca da Nord, la sfruttiamo tutta: randa, yankee2 e trinchetta armati. Rotta 87°. È la prima volta che utilizzo yankee e trinchetta in armo cutter, che è l’armo prediletto di questa barca. Ho armato anche la
La gamba mi fa ancora male, ma è in netto miglioramento. Dopo un paio di giorni in cui ho provato a combattere il dolore con l’antinfiammatorio che avevo a bordo, ho chiesto il permesso al marina di attraccare a un loro pontile per un paio d’ore e sono andato in farmacia a prendere un farmaco
Alle 7,30 lascio l’ormeggio, ritiro i parabordi, preparo la randa ed esco dal porto. C’è una discreta onda, ma riesco a mettermi in fila al vento e a issare la randa senza grossi problemi, quindi apro lo yankee e mi metto in rotta. Il vento da Sud è sostenuto e un po’ rafficato, ma è
Alle 6 salpo l’ancora e lascio Otranto. Il cielo è grigio e di vento non se ne parla, ma era previsto. Mi metto in rotta rassegnato a una giornata simile a quella di ieri, ma sono solo 25 miglia, almeno. Cinque ore e dovrei esserci. Verso le 7 si alza un nebbione fitto. Il cargo
Lascio gli ormeggi alle 6 e alle 6,30 sono al verde in testa alla diga, in perfetta tabella di marcia. Alla Lega Navale mi hanno permesso di rimanere un giorno in più (sempre gentilissimi qui a Brindisi), perché ieri c’era ancora scirocco, anche se poi è stato meno forte del previsto e forse avrei potuto
Avrei voluto passare l’inverno a fare molti lavori e rendere la barca ancora più bella e funzionale, ma alla fine ho fatto poche cose. Un po’ perché sono stato impegnato in tante presentazioni del libro su e giù per l’Italia, un po’ per pigrizia, sono venuto a lavoricchiare solo in febbraio e a inizio aprile.
Parto da Brindisi con la barca ancora in acqua. Ieri dal cantiere mi hanno comunicato che non ce la fanno a mettermela in secca prima di mercoledì, ma io ho il treno per Bologna oggi. Stamattina sono andato lì a capire com’era la situazione e ho scoperto che l’invaso della dimensione adatta a ospitare Moma
Stamattina ho incrociato Gabriele, l’addetto del cantiere, mi ha detto che la riparazione del travel-lift è andata a buon fine e sperano di finire il montaggio lunedì mattina e quindi di tirare in secco Moma lunedì pomeriggio. Speriamo sia vero. Intanto di lavori da fare ce ne sono tanti. Era previsto li facessi in secca,
Alle sei e un quarto lascio Otranto in direzione Brindisi. Non c’è un alito di vento e il mare è uno specchio. Sta albeggiando e non è freddo per nulla. Prima di me e ancora insieme e dietro me sono uscite una miriade di barchine di pescatori (amanti della pesca, non professionisti). Non capisco molto
Prima di partire controllo il gasolio nel serbatoio, indica 35 litri circa. Evidentemente le indicazioni sull’asticella in legno dei litri è approssimativa, non posso aver consumato 5 litri circa di gasolio da Erikoussa a qui. Undici ore di motore dovrebbero essere, secondo i miei calcoli, almeno 11 litri. Comunque mi sono alzato con calma e
Alle 6 lascio gli ormeggi, sono un po’ in ritardo rispetto ai miei programmi. In cielo un quarto di luna, Venere e Orione sono luminossimi sul fondo nero, ma a Est una sottile striscia più luminosa comincia a comparire. Aria praticamente non ce n’è, ma appena scapolo il promontorio a SO di Othonoi arriva il
Salpo alle 8,30 circa da Erikoussa e mi dirigo su Othonoi. Son solo 8-9 miglia. C’è un po’ d’arietta da Est, Sud-Est e posso andare di solo genova, senza fare nessuna fatica, con un andatura di lasco. C’è ancora onda, ma anche quella è al giardinetto e non disturba tanto. Inizialmente faccio oltre 4 nodi
Salpo alle 8 circa. Solo un filo d’aria da NE. La meta è Erikoussa, un’isoletta a Nord di Corfù, penultima tappa prima di rientrare in Italia. Le previsioni meteo indicano in dopodomani il giorno migliore per traversare su Otranto o, eventualmente, Santa Maria di Leuca. Dovrebbe essere una giornata abbastanza calma con anche un po’
Alle 7,30 esco dalla baia del Marina Gouvia e punto verso Nord. La meta è Agios Stefanos, una baia e relativo paesino sulla costa NE di Corfù, che non conosco. Sono meno di 10 miglia, dovrebbe essere una navigazione di tutto riposo. Fuori dal ridosso c’è già vento, da NE, cioè esattamente sul naso rispetto
Alle 7,30 lascio la baia di Syvota. In teoria mi aspetta un vento sostenuto da Est e Nord-Est per buona parte della giornata, che dovrebbe essere ideale per portami a Corfù comodamente. Uscendo in mare armo la randa con due mani di terzaroli ed ecco che, come esco dal ridosso, il vento arriva. Con le
Salpo verso le 7,30. Il cielo è plumbeo e comincia subito a cadere qualche goccia. Non si è ancora alzato il vento, ma dovrebbe arrivare presto. Infatti dopo poco che ho lasciato la baia, arriva. Siccome è previsto che arrivi sostenuto, ho armato la randa con già due mani di terzaroli. Mi chiedo se non
Alle 10 sono già pronto da un pezzo, ho preparato tutto per salpare, ho comprato un pezzo di pane fresco e ho anche riempito con 50 litri di gasolio il serbatoio, con un autocisterna che era parcheggiata proprio dietro a Moma. Ma i tedeschi dell’altra barca mettono fuori la testa allora e ci vuole un
Verso le 9 lascio Preveza. Appena sono fuori dalle boe rosse e verdi del corridoio d’ingresso, mi rendo conto che volevo anche fare gasolio (ci dovrebbe essere un distributore al Marina Cleopatra). Ormai non sto a tornare indietro, non ce n’è rimasto tanto nel serbatoio, ma sufficiente a trovare un altro luogo di rifornimento e
Stamattina alle 8,30 lascio la bella baia di Agios Márkou e punto a Nord. Voglio vedere anche un po’ di quella parte di mare interno, quella con i bassi fondali attraversati da strade, poco più alte dell’acqua, che collegano gli isolotti. Non è la laguna di Venezia, ma ha un suo fascino. Ha ragione Giovanni,
Compro un po’ di frutta, un pezzo di torta salata agli spinaci e uno agli zucchini e salpo in tempo per passare dal ponte di Lefkada con l’apertura delle nove. Fuori c’è un po’ d’onda lunga, ma non eccessiva. Rotta a nord, verso Preveza e quindi imbocco il corridodoio di boe rosse e verdi per
Verso le nove salpo l’ancora e lascio Baia Tranquilla. La nuova impiombatura aveva funzionato bene nella discesa dell’ancora, ma, come mi aspettavo, richiede un intervento manuale a prua per riuscire a rientrare nel salpaancore in risalita. Poco male. Quando si salpa la situazione è sempre tranquilla, in quel momento ci sono 30 metri di catena
Faccio un po’ di spesa e pago il marina. I 43 euro sono quasi 46 (e per fortuna che non ho voluto elettricità e acqua, che mi dice Roberto che glieli hanno fatti pagare un botto). Una moneta da 2 euro serve anche per fare 5 minuti di doccia in questo marina. Ritorno alla fonda
Ieri son rimasto fermo a Baia Tranquilla, un po’ a oziare e un po’ a sistemare cime e altro. Ma nei diversi ancoraggi del giorno prima ho visto che l’impiombatura fra la cima e la catena si sta “smollando”. Immagino sia stata la “sventagliata” a Preveza, i legnoli della cima si sono sfilati dal primo
Ieri giornata di risistemazioni, pulizie e lavatrici. Coi ragazzi in barca, ma anche per conto mio, avevo accumulato una mole di roba da lavare mostruosa. Così ho approfittato di una lavanderia di Preveza e gli ho portato due enormi sporte di lenzuola, magliette, pantaloni, etc. Poi ho pulito e risistemato un po’ la barca e
Salpo l’ancora alle otto e mezza circa. Niente vento, mare calmo e una bella giornata, non troppo calda, per fortuna. La mia meta è Preveza, dove potrò fare un po’ di spesa e riempire il serbatoio dell’acqua. Un paio di volte tento di andare a vela, ma non si raggiungono i 2 nodi. Era previsto
Olivia e Luca sono partiti ieri. Abbiamo pranzato assieme in città e io sono tornato in barca. Ci sarebbe stato il tempo per avviarmi verso sud e fermarmi poi a Petriti, ma l’aria era sempre afosa e non prometteva bene. Le previsioni parlavano solo di nuvolosità il tardo pomeriggio, ma ho deciso comunque di rimanere
Ci svegliamo con una foschia densa e un’afa appiccicosa, che fanno sudare anche solo a pensare. Sarà una giornata caldissima e senza vento. Leviamo l’ancora e cominciamo a risalire la costa a motore, evitando i bassi fondali a Nord-Ovest di Igoumenitza. All’ora di pranzo diamo fondo davanti alla spiaggia di Strovìli. Sulla spiaggia un solo
Non ho voglia di navigare tanto in questi giorni, anche perché c’è poco vento e quello che dovrebbe arrivare domani sarebbe in bocca, quando dovremmo riavvicinarci a Corfù, che Olivia e Luca debbono rientrare in Italia, se ci allontanassimo verso Paxos. Così abbiamo lasciato Petriti verso le 8,30 e con calma ci siamo diretti a
Avevamo deciso di muoverci di buon’ora e dirigerci verso Paxos, invece ci siamo mossi con calma e, dopo aver fatto il pieno di acqua e gasolio, abbiamo lasciato il Marina Gouvia verso le 10,30. Non c’è un filo di vento e il caldo è già insopportabile. Neanche il vento apparente generato dalla navigazione a motore
Stamattina è sbarcato prima Alessandro, che andava a prendere l’aereo per Bologna e, successivamente, Michele, che invece rientrava in Italia con il traghetto da Igoumenitza. Luca e Olivia li hanno accompagnati e fatto un altro po’ di spesa. Io intanto ho messo un po’ in ordine (dopo un po’ di giorni in quattro e poi
Ieri sera, con l’arrivo di Oli, ci siamo persi in chiacchiere fin oltre le due e mezza e stamattina ci siamo alzati tardi. Manco fossimo in vacanza. A Olivia hanno raccontato di una baia bellissima a nord, che si chiama Ypsos e decidiamo di andare a fare un bagno lì. Si trova a nord di
Stamattina ce la siamo presa comoda (dovevamo recuperare) e siamo partiti da Kassiopi verso le 11, facendo rotta per Corfù. Non c’è tanto vento e procediamo per quasi tutto il percorso a motore. Dobbiamo per forza trovare un ormeggio comodo a Corfù città, perché stasera tardi arriva Olivia. Tentiamo di entrare al porto vecchio, ma
Lasciamo Otranto verso le sei e mezza di mattina. L’aria comnincia già a muoversi e in breve armiamo la randa e il genova e facciamo rotta verso Othonoi. Sappiamo già che via via il vento crescerà fino ai 20-25 nodi dell’arrivo e crescerà anche il mare ben oltre il metro di altezza delle onde, sarà
Lasciamo gli ormeggi alle 7. C’è poco vento e in poppa, quindi procediamo a motore quasi tutta la mattina, salvo un breve periodo fra le 9 e le 10, che il vento ci dà buono, anche se si fatica a tenere i 4 nodi. Di buono c’è che il mare è poco mosso, mentre le
Lasciamo Monopoli verso le 7 e 1/4 di mattina. C’è già un po di brezza e apriamo il solo genova e procediamo così con un’andatura al giardinetto-lasco, a una media di 4 nodi abbondanti tutta la giornata. Poco prima delle 11 di mattina incrociamo una motovedetta della Guardia di Finanza, che vira e si affianca.
Luca e gli amici (Alessandro e Michele) sono arrivati in barca verso mezzanotte. Per entrare e uscire dal Porto Nuovo di Bari, occorre passare dal cancello di ingresso doganale e di polizia, che sta a un paio di chilometri dalla LNI (vicino alla zona traghetti). Fra una chiacchiera e una birretta siamo andati a dormire
Lascio gli ormeggi di Trani verso le 9. Poco vento e in poppa, per cui inizio la navigazione a motore, poi cresce un po’ e allarga per cui proseguo a vela. Alla Lega Navale di Bari che ho chiamato per prenotare mi dicono che fino alle 15 saranno in pausa pranzo, per cui sarebbe meglio
Alle 6 di mattina smollo gli ormeggi. Ciao Rodi, a non rivederci. Un posto simpatico, ben organizzato, il personale estremamente gentile e disponibile, ma io non ti voglio più vedere. Ho appuntamento con mio figlio Luca e due suoi amici a Trani. Sono 56 miglia, tante, ma posso farcela. Mi porto al largo a motore,
Forse è finita. Oggi pomeriggio sono uscito e ho fatto un po’ di miglia di prova del motore, quasi due ore. Sembra che giri bene, le temperature sono corrette, non fa fumo e non vedo sgocciolamenti né d’acqua, né d’olio. Il fatto è che non si tratta dello stesso motore. È passato un mese da
Sono ormai due settimane che sono fermo qui a Rodi Garganico (per questo non ho scritto niente sul diario in questi giorni). Una settimana è passata solo per avere la pompa AC nuova da sostituire e vabbè (salvo scoprire che si poteva ordinare anche su Amazon e averla in meno tempo – è la stessa
Parto presto sperando di sfruttare la coda del vento di ieri. Alle 6,15 lascio la boa, ma non c’è l’aria sperata. Sono pochi nodi e in poppa piena. Tento di andare di solo genova, ma quando mi allontano un po’ dalle isole il vento cala ancora. Armo la randa e bordeggio un po’ per aumentare
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