Quest’anno sono in ritardo con il consuntivo della crociera, ma dal rientro sono stato fagocitato da altri impegni. D’altronde in oltre tre mesi e mezzo molte cose che esigevano attenzione si erano accumulate. Abbiamo lasciato Crotone in treno lunedì 29 settembre e facevamo fatica a non ragionare più sulla prossima tappa dinavigazione e a non
Oggi Elio era in cantiere. Nei giorni scorsi non era a Crotone e ci aveva avvertito che non sarebbe rientrato che il 26, poi avevamo saputo che non era stato bene. Fatto sta che era lì che lavorava quando siamo passati per avere aggiornamenti e ci ha detto di portare subito la barca lì. Ci
Alle 8 e un quarto circa lasciamo l’ormeggio della Lega Navale di Cirò. Sappiamo che andando a Crotone avremmo il vento esattamente in bocca per tutta la navigazione, ma la mattina è previsto abbastanza debole, poi rinforzerà progressivamente, fino a diventare quasi inaffrontabile. Preferiamo avercelo contro debole, anche se questo vuol dire che andremo ancora
Anche oggi lasciamo gli ormeggi alle 5. Dobbiamo fare 62 miglia, l’ultima parte pare con vento fortino contro, quindi bisogna muoversi per tempo per arrivare prima del buio. La destinazione è Cirò. Il tempo è bello, l’alba nasce alle nostre spalle infuocando il cielo di rosso vivo e, cosa impensabile, sul mare si ergono nere
Alle 5 (ora greca) liberiamo gli ormeggi e nel buio ci mettiamo in rotta per Leuca. L’aria è fresca e il ponte bagnato di “guazza”, ma siamo ben coperti. C’è ancora mare lungo, ma un po’ meno fastidioso di ieri. Si va a motore, ovviamente, un po’ di vento propizio le previsioni lo danno per
Alle nove meno un quarto lasciamo l’ormeggio e ci dirigiamo verso Othonoi. Le previsioni sono di calma piatta fin verso sera e non si smentiscono per una volta. È una navigazione monotona, ovviamente tutta a motore. Peraltro c’è un’onda lunga che cresce e ci accompagna per quasi tutta la navigazione. Per fortuna si tratta di
Alle nove meno un quarto salpiamo. Vorrei sfruttare un po’ di brezza che soffia da Nord-Est e che per le previsioni dovrebbe durare una o due ore. Le stesse previsioni mostrano un po’ di vento da Ovest, invece, verso mezzogiorno. La nostra destinazione è A. Stefanos, quindi dobbiamo fare rotta verso NO per tre quarti
Ci alziamo con un cielo grigiolino e un sole malaticcio che traspare dalle nuvole. Ci allunghiamo alla backery a comprare pane fresco, spinacine e ciambelline salate al mais, alle carote e ai semi oleosi, che consumiamo regolarmente in forma di grissini o ciambelline. Poi alle 10 molliamo gli ormeggi. Non c’è aria e il mare
Stamattina Rachele sta decisamente meglio, facciamo colazione, salpiamo l’ancora poco dopo le 10 e facciamo un giretto con calma nella baia davanti a Parga paese, fra terra, isolotti e scogli, sotto il castello. Non abbiamo potuto scendere a terra, ce la vediamo dal mare. Poi ci avviamo verso Plataria con una rotta iniziale per NO.
Rachele si sveglia con la nausea e non è in grado di reggersi in piedi, quindi torna a stendersi sul divanetto, sperando di riprendersi, ma si riaddormenta stremata, senza fare neanche colazione. Peccato perché ci teneva ad andare a esplorare a nuoto le grotte della baia La lascio riposare. Il nostro programma di oggi prevedeva
Ieri, oggi sabato 13, non abbiamo navigato. La piacevolezza di questo ormeggio a Mytika ci ha indotto a una sosta. Abbiamo fatto una bella passeggiata per la stradina sterrata che costeggia la grande baia la mattina, lavorato al progetto educativo per le scuole che stiamo portando avanti per ANPI nel pomeriggio, cenato in un buon
Il traghetto che funge da ponte girevole a Lefkada apre il passaggio alle barche alle 10,00. Alle 9,45 lasciamo l’ormeggio e ci mettiamo in attesa, girando in tondo, pronti a inserirci nella lunga coda di barche pronte a passare. Naturalmente il traghetto comincia le manovre all’ora prevista, ma poi perché la prima barca possa transitare
Lunedì 8 Yorgos è venuto a smontare lo scambiatore, mi ha anche fatto vedere che nella coppetta vicino all’anodo sacrificale c’è un’incrostazione di bronzo che rischia di ostruire i condotti. Non è cosa dell’ultimo anno, ma è avvenuto in diversi anni, questo vuol dire che almeno in parte doveva essere un processo già in atto
Già a Leuca il meccanico che aveva sostituito il tubino del gasolio rotto aveva notato uno sbuffo di gas che usciva dal riser del motore all’accensione, ma poi finiva lì. Abbiamo navigato in questi mesi senza problemi, ogni tanto controllavo le temperature (sempre giuste), il livello dell’olio (sempre a posto) e quello del liquido di
Alle 9,30 salpiamo l’ancora e torniamo nella sottobaia Est di Ambelakia. Questa volta ormeggiamo un po’ più a Nord di ieri e, complice il fatto che molte barche se ne sono andate, facciamo un ancoraggio a regola d’arte, dando fondo in 12 metri d’acqua con 45 metri di catena, portando a terra due cime ben
Alle 9,30, dopo colazione, salpiamo l’ancora nella fresca mattina. Le temperature in questi giorni sono cambiate, adesso la mattina e la sera fa piacere mettersi qualcosa addosso e anche la notte si sta bene con sopra il lenzuolo. Usciti dalla baia c’è già un po’ d’aria che, scapolato il promontorio a SO di Kastos, rinforza
Ci alziamo, ci prepariamo e alle 9,30 salpiamo. Il tempo è bello, l’aria calma, ma per le previsioni fuori dalla baia ci dovrebbe essere vento. Il problema è che alcuni modelli dicono che sarà da Ovest, altri da Nord-Ovest. Nel primo caso possiamo tentare di andare di bolina a Kalamos, nel secondo a Itaca. Andiamo
La mia riunione di lavoro on-line si protrae più del voluto e il vento per una volta è in anticipo sulle previsioni. Fatto sta che quando partiamo si è già levato. Proviamo ugualmente ad andare a vedere che forza e che direzione ha fuori dalla baia, che così ridossati non si riesce a capire. Lasciamo
Verso le 10 salpiamo l’ancora, usciamo dal ridosso e ci dirigiamo verso Nord, dopo aver evitato i bassifondi che si estendono a Ovest dell’estremo Sud dell’isola di Petala. C’è calma piatta, ma tanto dobbiamo fare solo una decina di miglia. La nostra meta è la cittadina di Astakos sulla costa. Lì potremo fare un po’
Ci svegliamo presto per il rumore della pioggia che batte sulla tuga, è la prima volta che vediamo la pioggia da quando siamo partiti da Bologna 83 giorni fa e non avevamo previsto che potesse accadere. Poco male, si sono solo bagnati gli asciugamani stesi in battagliola. Il tempo di raccogliere le cose stese e
L’ho scritto più volte io odio fare i bordi di bolina per lunghe tratte. Navigare, navigare e non arrivare mai, perché il percorso raddoppia e la velocità è scarsa, quindi, se c’è molta strada da fare solo con i bordi, io opto spesso per andare a motore. I meteo sono concordi, oggi vento in bocca,
Verso le dieci e tre quarti accendiamo il motore e lasciamo gli ormeggi, circumnavighiamo Trizonia sul lato Nord e ci dirigiamo verso Lepanto. Lasciata l’isola alle nostre spalle, compare un po’ d’aria, apriamo le vele e tentiamo di navigare con quelle, ma non c’è sufficiente potenza e dopo poco dobbiamo ritornare al motore. Procediamo così
Per prima cosa saliamo in centro al paese per fare spesa alla bakery e dal fruttivendolo, poi ancora al minimarket del porto di fronte a Moma. Poi andiamo a visitare il museo nautico e storico di Galaxidi. È piccolo, ma un passaggio lo merita. Bella soprattutto la sala con i vecchi strumenti nautici, bussole, sestanti,
Per fortuna niente catabatico nella notte, solo una brevissima sventagliata alle 6,30 del mattino, che ha steso la carena dell’ancora, portando a suonare l’allarme sul plotter. Ci alziamo e prepariamo. Scambiamo due parole con una coppia di italiani venuti ad ancorare accanto a noi ieri sera molto tardi e partiamo. Sono quasi le 9. Dalla
Facciamo colazione con calma, sistemiamo le cose, rabbocchiamo l’acqua e verso le 9 e tre quarti lasciamo l’ormeggio con rotta per 320 gradi circa. All’interno del porto siamo in calma piatta, ma man mano che procediamo sale un po’ d’aria, finché nel giro di un’oretta siamo in grado di armare le vele e spegnere il
Diverse volte al giorno un autobus va da Corinto ad Antica Corinto. Noi prendiamo quello delle 11 e in una mezz’ora siamo lì ed entriamo nella zona archeologica. Il sito è davvero esteso, comprende un paio di templi, un odeon e un anfiteatro grande, piazze, strade, fontane e tanti negozi, oltre alle case. D’altronde qui
Verso le 9,30 chiamo sul canale 11 del VHF l’Isthmia Traffic Control, li preavviso che nel giro di un quarto d’ora, venti minuti sarò lì. Mi chiedono il numero del pagamento e mi dicono di mettermi alla fonda lì fuori e aspettare. Salpiamo e andiamo. Verso mezzogiorno ci dicono di salpare, che dopo pochi minuti
Alle 8,30 il tassista, puntuale, è alla radice della banchina e ci porta agli scavi e al teatro antico di Epidauro. Avremmo voluto poter vedere uno degli spettacoli che vengono rappresentati in questo teatro ogni anno, ma non c’è stata l’occasione. Giuliano e Silvia ci raccontavano giorni fa di essere riusciti ad andare a una
Come previsto stamattina non c’è onda generata dal vento, ma solo quella di barche e traghetti, quindi saliamo sul tender e andiamo a terra a visitare la bella Aegina. Andiamo anche a vedere il tempio di Apollo, di cui in verità rimane una sola colonna, e la città fortificata che lo circondava. Interessante, ma più
Dopo una notte di stupefacente tranquillità, Rachele fa un ulteriore bagno in questa invitante caletta e poi con calma salpiamo l’ancora. Alle dieci e tre quarti circa lasciamo la baia di Sarantokoumi. Davanti e dietro a noi una processione di catamarani e monoscafi proveniente da Poros segue la nostra stessa rotta. Quelli dietro stanno dietro
Alle 9,30 circa, dopo che Rachele ha liberato la fettuccia da terra, salpiamo l’ancora e lasciamo questa suggestiva baia. C’è già un po’ d’aria da Est e dopo aver risalito il canale fra le due isolette di Spathi e Skilli apro il genova e spengo il motore. Non andiamo un granché veloci, ma tanto dobbiamo
Hydra è tanto decantata, ma è inavvicinabile per il numero di barche che cercano di entrare, quindi avevamo deciso di andarci con una barca che fa servizio navetta da Ermioni. Avevo letto frettolosamente gli orari e visto che c’era una barca che andava alle 8,30 e una che tornava alle 10. Peccato che avessi letto
Dopo colazione proviamo a vedere se c’è un posto libero alla banchina comunale. Non lo troviamo e quindi ancoriamo quanto più possibile vicino e andiamo a terra a remi col gommone. Dal chandler comperiamo un mezzo marinaio nuovo, dalla bakery pane e spinacine e dal supermarket latte, olive, frutta e verdure. Torniamo in barca e
Salpiamo l’ancora verso le 8,30 contando di utilizzare la brezza che soffia in baia da Ovest, ma subito fuori cade e ci tocca procedere a motore. La destinazione è Porto Cheli e speriamo comunque di sfruttare per una bolina il vento da Nord-Ovest previsto per la prima mattina e più tardi quello previsto ben più
L’idea era di andare oggi a Leonidion, ma già dalla mattina nella baia di Kyparissi entra vento forte da Nord, con raffiche anche a 20 nodi, residuo del meltemi. I diversi modelli matematici meteo (io guardo soprattutto l’ECMWF europeo e il GFS americano) si contraddicono e indicano andamenti diversi, comunque ambedue prevedono un calo del
Ci alziamo tardi, ma va bene così, dato che secondo le previsioni il momento migliore per risalire verso Nord dovrebbe essere dall’ora di pranzo in avanti, quando salirà vento da Sud-Est. Intanto facciamo un po’ di faccende e salpiamo l’ancora verso mezzogiorno. Inizialmente abbiamo vento in bocca, ma effettivamente, passato Capo Vathy, arriva il vento
Ci alziamo già sapendo che si partirà verso l’ora di pranzo, quando l’onda dovrebbe diminuire, c’è da fare la spesa del fresco e rabboccare i serbatoi dell’acqua, prima di lasciare gli ormeggi. Per scrupolo do un’occhiata sotto il motore per vedere se è trafilato dell’olio. Porca miseria! Poco, ma qualche goccia è uscita. Riprovo a
È passata oltre una settimana da quando siamo venuti a ridossarci dal meltemi a Monemvasia e siamo ancora qui. Però il vento è un po’ cambiato, dopopranzo cade, lasciandoci in balia dell’afa, e ricompare la sera, perdurando tutta la notte e la mattina. Quello che rimane forte, con questo andamento, è il mare, che continua
Mercoledì 6, dopo colazione e dopo aver fatto gasolio dall’autobotte, che già era sul molo per altri, abbiamo lasciato il nostro ormeggio e ci siamo trasferiti sul primo moletto trasversale del porto, all’inglese e sottovento al molo stesso. Questo mi ha molto tranquillizzato. Nulla ci può più smuovere, indipendentemente dalla presa dell’ancora, e sottovento alla
I siti meteo sono concordi: giovedì arriva il meltemi, il famigerato vento da Nord che in questa stagione prende di mira per giorni e giorni, a volte settimane, il mar Egeo. Non sono pratico di questo vento, mi è capitato trovarmici invischiato solo una volta tanti anni fa, ma non ero lo skipper. La mia
Alle 9,30 circa leviamo l’ancora e ci dirigiamo verso Est. C’è già aria da Ovest e apriamo il solo genova, sperando di poter navigare così per tutta la giornata. Le previsioni dicono che in effetti ci sarà Ovest o Sud-Ovest, ma però fino a tarda mattina debole. Purtroppo nel giro di una mezz’ora il vento
Verso le 8,30 scendiamo a terra col gommone, remando fino alla spiaggia. Alle 9 siamo alla biglietteria delle grotte, anche se poi ci fanno entrare con un po’ di ritardo. Le grotte di Divos, o Divou che dir si voglia, sono sicuramente da vedere. La prima parte della visita si fa su piccole barche a
Ci muoviamo con calma verso le 10, salpiamo e ci dirigiamo a motore verso Sud prima e verso Sud-Sud-Ovest poi, passando accanto ad alte scogliere di roccia aspramente incisa. In teoria prima di pranzo dovrebbe arrivare un po’ di vento, in pratica non si vede. Intorno alle 13,30 diamo fondo nella baia di Limeni, davanti
Ieri doveva essere una sosta turistica all’interno della navigazione e lo è stata, ma non come la pensavamo. L’intenzione era di prendere un’auto a noleggio e andare a visitare l’antica città bizantina di Mistras. Non c’è stato modo di trovare un auto a noleggio, abbiamo scarpinato per tutta Kalamata, ma niente. Metà degli uffici di
Oggi siamo mattinieri. Già alle otto e tre quarti leviamo l’ancora e ci muoviamo in rotta per Nord-Est verso Kalamata. Durante la notte il vento si è calmato, ma il mare poco. Il vento ha ricominciato a tirare da Nord-Ovest, ma in rada entra un’ondina fastidiosetta da Nord. Ho deciso che non ha senso restare
Appena alzati leviamo l’ancora e avviciniamo Moma al porticciolo di Foinikounta, calando nuovamente l’ancora, con un calumo ridotto, così possiamo andare a terra col tender usando i soli remi. Facciamo colazione nell’unico bar già aperto, riempiamo una tanica d’acqua da 10 litri per il serbatoio e compriamo un po’ di frutta e verdura da un
Fatta colazione la situazione è ancora calma. Il vento è regolare, anche al largo non si vedono ochette, le onde paiono contenute. Mi sembra poco utile restare fermi qui ad aspettare ancora le raffiche pesanti annunciate. Decido di approfittarne e andare a ridossarmi un po’ più avanti nella nostra rotta. A circa 6 miglia a
A Pylos i turisti non li abbiamo fatti per un giorno solo, ma per due. Venerdì 25, alla mattina, abbiamo cercato un posto dentro al marina abbandonato. Non era tanto facile, dato che nei pochi posti liberi c’erano indicazioni di “no mooring” o “private”, alla fine ci siamo messi all’inglese in cima a una stretta
Le previsioni di ieri sera sembravano indicare vento e raffiche da NO piuttosto forti nella zona di Pylos nella mattina, che si sarebbero attenuati nel pomeriggio, quelle di stamattina sostengono il contrario. La notte siamo stati sbatacchiati parecchio dall’onda che entrava in baia. Si tratta di decidere se restare altre ore a ballare per una
Appena alzati, con calma, come prima cosa riempiamo il serbatoio dell’acqua (qui è gratuita), prima che i tubi si scaldino al sole, che ieri sera era ustionante. Non è certo il caso di riempire il sebatoio con acqua calda e aumentare la proliferazione batterica, anche se io addiziono sempre l’acqua con un po’ di Amuchina.
Con calma prepariamo un’insalata di ceci, aglio, rosmarino e limone e facciamo rinvenire in acqua e aceto e condiamo dei pomodorini secchi calabresi, che ci seriranno per pranzo, poi leviamo l’ancora e partiamo, facendo anche un giro esplorativo del porto di Katakolon, che ci servirà al ritorno in settembre. Abbiamo perso tutto questo tempo perché
Lasciamo l’ormeggio verso le 9,30. Prima abbiamo sollevato in coperta a prua il gommone e legata in battagliola la trinchetta, pronta all’uso. La destinazione è Katakolon sulla costa, all’attaccatura del primo dito del Peloponneso. Le previsioni pronosticano vento verso mezzogiorno, avvicinandosi a costa. Dovremmo fare metà strada a motore e metà a vela. Abbiamo da
Il vento ha tirato fin quasi all’alba, ma al risveglio c’era calma piatta. Fatta colazione, lavati i piatti e rassettato un po’, alle dieci e tre quarti salpiamo l’ancora, facciamo un breve giro all’interno del porto, dopodiché ci mettiamo in rotta per Zante città. A motore ovviamente. È una giornata splendida, con un bel sole
Leviamo gli ormeggi e ci dirigiamo alla banchina comunale, dove c’è il piazzale con quello che credo sia il vecchio ex mercato del pesce. Lì ci sono i rubinetti per l’acqua e sono gratuiti. C’è un posto libero sull’angolo esterno del lato Sud. Ormeggiamo lì con l’aiuto di un velista romano che gentilmente ci prende
Uno degli obiettivi nel venire ad Argostoli era quello di mettersi in uno dei pontili del marina mai ultimato e mai entrato in funzione e quindi gratuito e fare qualche lavoretto. Qui non ci sono servizi, neanche l’acqua, ma c’è sempre posto e nessuno ti manda via. (Vicino a noi c’è una grande barca che,
Le previsioni per oggi davano tutte venti forti, anche superiori ai 25 nodi in mare aperto, ma Poseidon, il sito metereologico greco, solitamente molto affidabile per questi mari, escludeva che avrebbero investito anche il Sud di Cefalonia. Mi sono fidato. Un quarto d’ora prima delle otto salpiamo l’ancora e partiamo in direzione di Argostoli, dove
Ci siamo svegliati prestino, ma da terra (Ovest) già tira una brezza fresca, che ci fa coprire benino, a 9-10 nodi, forse complice una grande fenditura nella montagna dietro Poros, proprio in corrispondenza del nostro ancoraggio. Facciamo colazione e decidiamo di sfruttare questo vento. Armiamo la randa prima di levare l’ancora alle 8,30 circa. Come
Alle 10,30 salpiamo l’ancora e ci dirigiamo verso il promontorio di Agios Dichália. La meta è la cittadina di Poros, sulla costa Sud-Est di Cefalonia. Appena inziamo ad affacciarci al canale fra Cefalonia e Itaca spunta un po’ di vento da Nord. È sufficiente per una bolina dolce, quindi armiamo randa e genova, a piena
Stamattina colazione, un po’ di spesa e rifornimento dell’acqua, poi salpiamo. Sono le 10,30 circa. Usciamo lentamente dalla grande baia di Vathy, facendo anche un passaggio a vedere la zona di ancoraggio a fianco dell’isolotto di Loimoka Athartirio, sul lato Ovest della baia, che una volta doveva essere lazzaretto e prigione. Ieri sera abbiamo fatto
Ieri, giovedì 10, giornata di svacco. La mattina abbiamo aspettato alla ruota come avvoltoi che qualche barca lasciasse l’ormeggio al pontile di Kastos, così verso le 11 siamo entrati e abbiamo abbiamo comodamente ormeggiato noi. Per la prima volta ho utilizzato la passerella gonfiabile che avevo acquistato d’occasione quest’inverno. Sono soddisfatto dell’acquisto. È vero che
Salpiamo verso le 10 a motore dalla bella baia di Episkopi. Vogliamo andare a Kastos, luogo che io vedo sempre volentieri. L’idea è di arrivare prestino, visto che è una meta molto frequentata. Ormeggiare in porto, fare una doccia vera (un paio di locali la offrono fra i servizi) e cenare in una taverna (a
Ieri non ci siamo mossi, abbiamo preferito continuare a oziare a Ormos Abelakia. Stamattina con un po’ di rimpianto abbiamo raccolto le cime a terra, tolto l’ancora e ci siamo mossi. Per prima cosa ci siamo spostati nell’adiacente baia di Vathy, sempre sulla costa Nord di Meganisi. Lì abbiamo ormeggiato alla banchina comunale a Sud-Est
Alle 11 circa leviamo l’ancora e ci spostiamo di circa 500 metri, nella sottobaia Est della stessa Ambelakia. Come speravo, in tanti se ne sono già andati e c’è solo l’imbarazzo della scelta fra gli ormeggi disponibili. Ne scelgo uno sul fondo della baia, orientato per Ovest, che è da dove dovrebbe arrivare vento prima
La mattina con calma compriamo altro pane, spinacine, acqua minerale e birra, paghiamo l’ormeggio (8 euro e 66, come l’anno scorso) e chiediamo dove poter prendere acqua per riempire il serbatoio, che ormai dovrebbe averne poca. Le signore del comune mi dicono che a Lefkada non ci sono colonnine con l’acqua. In effetti in una
Lasciamo Ormos Paliomilou intorno alle 8 intenzionati a raggiungere Lefkada, senza fermarci a Preveza, come si era invece ipotizzato ieri. Non c’è vento, ma questo si sapeva già dalle previsioni. Dovrebbe arrivare verso mezzogiorno da Ovest. Verso quell’ora noi dovremmo essere in uscita dal canale di boe di Preveza e dovrebbe venirci utile per navigare
Alle 9,30 circa leviamo l’ancora e ci dirigiamo a Vonìtsa, che dista solo un miglio dalla baia di Ag. Markou, solo per vedere la cittadina e il suo castello dal mare, poi viriamo e ci dirigiamo a Nord. L’idea è di farci un giro ai bordi della laguna che si trova nella parte Nord-Est di
Verso le 10 leviamo l’ancora e ci trasferiamo alla banchina comunale di Preveza, senza toccare nessuna catena stavolta. Portiamo un buon sacco di roba in lavanderia e facciamo un minimo di spesa. In un buon forno ci comperiamo anche la loro versione di spinaccina, anzi due versioni, con e senza formaggio, ci servono per pranzo.
Alle 9,45 circa ci muoviamo. Abbiamo fatto con calma perché dalle 10 dovrebbe cominciare a montare vento da NO, che poi dovrebbe diventare Ovest e anche con raffiche per l’ora di pranzo. Al momento però non si vede. In verità non si vede per tutta la mattina e si va a motore. Se ne alza
Dopo colazione facciamo un salto alla Coop (sì, la Coop non sta solo a Bologna, ce n’è una anche a Gaios, anche se non credo abbia relazioni con quelle italiane) e compriamo frutta, verdura, Kefir, acqua e altre cose di cui siamo scarsi. Poi passiamo dal fornaio per un paio di Spinacine e una bottiglia
Alle 8,30 circa leviamo l’ancora in totale calma di vento e ci dirigiamo verso la punta Nord di Paxos. L’idea è di fare una deviazione e andare a vedere la baia di Lakka, in cui non vado da tanti anni, ma di non fermarci lì, perché la meta finale è porto Gaios, la principale cittadina
Alle 8,30 circa leviamo l’ancora e usciamo dalla baia di Garìtsas, facendo lo slalom fra yacht milionari. C’è un debole tentativo di vento da Nord, proviamo a spegnere il motore e ad accettare di procedere a 2 nodi, ma come ci allontaniamo da Corfù muore anche quel poco d’aria che fingeva di esserci. Così riaccendiamo
Facciamo colazione con calma e salpiamo l’ancora alle 9,45. C’è poca aria e ci dirigiamo a motore verso Corfù città. Poi un po’ di vento arriva, ma tipicamente è “in bocca”. Tentiamo lo stesso di andare a vela con dei bordi di bolina. Tanto dobbiamo fare solo 9 miglia e non ci corre dietro nessuno.
Leviamo l’ancora alle nove e tre quarti. Non c’è un filo di vento e andiamo a motore verso Kassiopi, sull’isola di Corfù. È già caldo, c’è afa e foschia. Decido che è la navigazione giusta per lavare il pozzetto, che ne ha davvero bisogno. Ci attrezziamo di bugliolo, brusca, spugnetta e Cif crema. Pian piano
Ci alziamo con molta calma. D’altronde dobbiamo smaltire la stanchezza della traversata di ieri e anche buona parte ancora di quella da Crotone a Leuca. Facciamo colazione, laviamo i piatti rimasti lì dalla sera prima, gonfiamo il gommone e lo leghiamo a poppa, prepariamo tre friselle con popomodori e altre verdure per il pranzo, sistemiamo
Siamo fuori dal porto verso le cinque e un quarto, non c’è ancora vento, ma è previsto a breve e in attesa armiamo la randa. Infatti un’ora e mezza circa dopo ce n’è a sufficienza per aprire il genova e spegnere il motore. È un vento da Nord che ci permette un’ottima bolina a tutta
Ieri, domenica 21, alle 5,30, contro il parere di altri siamo fuori dal porto di Crotone con l’intenzione di traversare su Santa Maria di Leuca. Il tempo di organizzarci e apriamo il genova e la randa, con una mano preventiva di terzaroli, nel vento da Nord che si sta formando. Avevo scommesso che vento e
Ieri pomeriggio è finalmente arrivato il gommone, l’abbiamo gonfiato e lasciato gonfio per esseri sicuri che non avesse difetti, predisposto le cime di traino e controllato che tutto fosse in ordine. Nel resto della giornata abbiamo fatto lavoretti, che non mancano mai. Oggi abbiamo continuato con la preparazione per la crociera, sgonfiato il gommone e
Verso le 9,30 lasciamo l’ormeggio di Cirò e rifacciamo rotta su Crotone. Se va bene il gommone dovrebbe arrivare domani, non ci conto troppo, più probabile venerdì, ma preferisco farmi trovare pronto. È previsto vento da Nord, in rotazione da Nord-Est, poi Est. È abbastanza vero, arriva un po’ in ritardo e non è tanto,
Ieri mattina, lunedì 16, ho girato i negozi di nautica e pesca e i diversi cantieri di Crotone alla ricerca di un gommone a un prezzo abbordabile. Ma non ce n’era uno della misura giusta fra gli usati oppure avevano la chiglia rigida (improponibile per le dimensioni di Moma). I nuovi che mi hanno proposto
Domenica mattina, ore 10 circa, lasciamo la boa e ci portiamo un miglio a Ovest per dare un’occhiata a com’è la baia successiva, poi invertiamo la rotta e ci ridirigiamo verso Crotone. C’è poco vento e procediamo a motore. Il motore pare comportarsi bene, sputazza allegramente, non si vedono trafilazioni di olio, la baderna gocciola
Non è cominciato bene quest’anno. Già è stato faticoso raggiungere Crotone. Martedì 10 giugno siamo arrivati in stazione a Bologna per tempo, ma il nostro treno delle 14,02 non voleva comparire sul tabellone delle partenze. Vado a informarmi e la risposta è stata “Non compare perché ha cambiato traccia – non ho indagato sul significato
Quest’inverno e primavera ho dedicato molto tempo a Moma, a sistemare cose che avevano bisogno di manutenzione, a rivedere alcune manovre, ad aggiungere oggetti funzionali di vario genere. Crotone è lontana da Budrio, ma sono comunque venuto in barca quattro volte, a fine novembre, fine dicembre (ho passato il capodanno qui: Moma ed io da
Parto in treno da Crotone per Budrio con la barca in secca, abbastanza pulita e in ordine. Penso di venire presto a controllare e fare un altro po’ di lavoretti, ma dovrebbe stare bene. Ieri ho anche tolto e rimesso il sigillante Sikaflex 291i alla base delle sartie, dove quando piove davvero molto filtra qualche
Ieri sono stato tutto il giorno in attesa di notizie da Elio, il titolare del cantiere. Purtroppo ha quasi tutti i collaboratori ammalati e non sapeva come alare diverse barche in attesa, fra cui Moma. Peraltro da domenica pomeriggio, per tutto lunedì e parte di martedì arriva vento molto forte, che preclude la possibilità di
Alle 7,30 esco dal porto. C’è un po’ di brezza favorevole a una bolina larga, forse non è molta, ma ci si può provare. Mi accingo a ritirare i parabordi e armare le vele, quando un vecchio pescatore, mi passa dietro, mi indica qualcosa a poppa. Forse ho una cima in acqua. No. Non capisco.
Alle 4 e un quarto sono fuori dal porto, qualche minuto prima di me sono uscite le barche dei pescatori. Come previsto c’è poco vento, quasi in bocca, e abbastanza mare, ma accettabilmente tondo. Riesco a tenere oltre i 5 nodi senza forzare troppo. Il cielo è stellato e c’è ancora una bella fetta della
Nelle mie intenzioni c’era di andare oggi a Campomarino di Maruggio, da lì traversare poi su Pisticci o Policoro e quindi di raggiungere Crotone in diverse tappe. Ma stamattina il vento era ancora molto rafficoso e non mi convinceva. Ho guardato e riguardato le diverse previsioni e continuava a non convincermi. Ho deciso di rinviare.
Alle 7,30 lascio gli ormeggi e mi metto in rotta per Gallipoli. Sono circa 25 miglia e per il pomeriggio è prevista pioggia a volontà. Vorrei tentare di arrivare prima. Ci dovrebbe essere un po’ vento da Sud ad aiutare, ma per il momento non si vede. Alla Lega Navale di Gallipoli hanno un posto
Volevo alzarmi un po’ prima delle 5, ma i motori delle barche dei pescatori mi hanno svegliato in anticipo, per cui un quarto d’ora prima delle 5 già mollo gli ormeggi. Lasciando l’isola arriva del mare lungo, abbastanza forte, da Nord, le previsioni davano mare piatto. Vabbè il mare lo sbagliano spesso. Il vento invece
Verso le 8 sono pronto a levare l’ancora. A 30-40 metri da Moma c’è un Comet un po’ datato, con bandiera slovena e il guidone della Lega Navale sotto la crocetta di sinistra, come Moma. Sicuramente italiani, li avevo già adocchiati ieri sera. Chissà se traverseranno anche loro domani? Riesco a parlarci. No. Tengono la
Stamattina verso le 8 vado per mollare gli ormeggi, ma una cima non scorre. L’harbour master ieri ha attaccato un catamarano alla stessa maniglia a cui ero attaccato io sulla catenaria della banchina, ma si tratta di un grillo stretto, che non può ospitare più d’una cima. Vabbè, metto un’altra cima, mi cazzo su quella
Dopo una notte passata dormendo a pezzi, con i vestiti addosso e svegliato più volte dal vento, dalla pioggia, dall’allarme ancora e da quello dei temporali, stamattina mi ritrovo dolorante e intontito. È una gran bella giornata, ma non ce la posso fare a navigare. Attendo che qualche barca lasci l’ormeggio dentro il porto, levo
Il quadro metereologico sembra si sia finalmente chiarito. Dopo giorni di venti forti o contrari, temporali e altre instabilità, che sembravano non finire, abbiamo previsioni di un periodo più stabile, con venti leggeri e favorevoli per noi che dobbiamo andare a Nord e poi traversare verso l’Italia, anche se le piogge rimangono. Domenica mattina, complice
Consulto il meteo di Predictwind e Poseidon più volte al giorno, ma non ci sono cambiamenti significativi. Resto in attesa di una “finestra” che mi permetta di risalire. Nel frattempo l’amico Giancarlo, che da Lefkada aveva puntato a Nord, mercoledì si era fermato a dormire nella baia delle due rocce (Ormos Skala per i greci)
Domani sono previste raffiche da Sud e da Ovest che io non ho voglia di affrontare, anche se la direzione mi sarebbe favorevole, con pochi ridossi adatti a ripararsi validamente dal vento di stanotte. Quindi mi aspetterebbe una navigazione lunga una trentina di miglia. Poi ci sono un paio di giorni di vento fortino in
Faccio colazione e mi preparo con calma, il ponte mobile apre alle 10. Piccolo problemino nel lasciare l’ormeggio perché il cordino di rappello della trappa è rimasto incastrato nel gommone, ma siamo in totale calma di vento e non ci sono problemi a liberarlo. La fila delle barche in attesa di passare il ponte è
Shakespeare a parte, per fortuna nella notte non ci sono stati problemi. La “botta” di vento prevista dal modello ECMWF, sia con Windy, che con Predictwind, non c’è stata. Quella cellula di bassa pressione, che si stava spostando rapidamente dalla Sicilia alle isole ioniche, pare essersi riassorbita prima di raggiungerci. Che andasse così lo speravo
Faccio un salto dal fornaio a comprare il pane fresco, prenderei anche un po’ di verdure, ma i supermercatini sono chiusi, non si capisce il perché. Intanto diverse barche e catamarani se ne sono andati. Credo che la mia ancora sia salva. Sbagliato. Quando lascio l’ormeggio scopro che un catamarano ha ancora la sua catena
Prima di partire preparo una panzanella per pranzo, che ho del pane vecchio da far fuori, e la metto in frigo a insaporirsi e rinfrescarsi. La notte il vento si è calmato e così l’onda fastidiosa di ieri sera. Niente temporale e alla mattina c’è un bel vento da Nord. Mi immagino che cadrà fra
Dopo colazione faccio un controllo dell’olio motore e del liquido di raffreddamento. Sono a posto. Alle 9 arriva effettivamente l’harbour master, pago, avvicino la barca al pontile con l’acqua e riesco a riempire il serbatoio. Verso le 10 lascio l’ormeggio in un piattume di vento da citazione cinematografica. Discendo il canale e mi metto in
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