Alla fonda a Preveza

Faccio colazione e mi preparo con calma, il ponte mobile apre alle 10. Piccolo problemino nel lasciare l’ormeggio perché il cordino di rappello della trappa è rimasto incastrato nel gommone, ma siamo in totale calma di vento e non ci sono problemi a liberarlo.

La fila delle barche in attesa di passare il ponte è già lunga fino al marina, mi metto in coda. Intanto si avvicina una barca italiana, è Giancarlo, con cui ho passato una serata a Trizonia, che mi ha riconosciuto.

Passa il ponte anche lui, ma, siccome deve macinare miglia, punterà direttamente su Corfù. Io, invece, mi dirigo praticamente senza vento, a Preveza e mi fermerò lì.

Al pontile municipale di Preveza, come temevo non c’è posto (ormai al diporto privato sono riservati pochi metri, il resto è per i charter).
Molti si mettono alla ruota di fronte, a fianco dei cantieri di Aktio. A me è un posto che non convince, quindi vado a Nord del marina.

È già pieno di barche, ma c’è tanto spazio. Nel posto che scelgo tento un paio di volte, ma, quando provo la tenuta dando marcia indietro, l’ancora ara.
Allora cambio posizione e qui mi pare che siamo ben ancorati.

Ci sono una decina di metri di fondo e ho fuori 40 metri di catena. Sono le 13,30 e posso rilassarmi.
Il vantaggio degli ultimi temporali è che l’aria si è un po’ rinfrescata, però questa rottura del tempo un po’ anticipata è piuttosto fastidiosa.

Ho parlato col mio amico Sergio. A quest’ora lui contava di essere già in Spagna. Invece ha dovuto rinviare per problemi al verricello e anche al riser del motore (simile al mio, ma più serio).
È ancora in Sicilia e non riesce a muoversi da lì per il maestrale e i temporali e maledice anche lui il meteo.

Contavo di fare una spesa in un negozio di frutta e verdura che conosco a Preveza, invece no, ma comunque ho ancora alcuni begli zucchini da cucinare con molta menta stasera.

Ore motore: 2220
Miglia percorse: 10

 

Alla fonda a Preveza
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