Alle nove meno un quarto salpiamo. Vorrei sfruttare un po’ di brezza che soffia da Nord-Est e che per le previsioni dovrebbe durare una o due ore. Le stesse previsioni mostrano un po’ di vento da Ovest, invece, verso mezzogiorno.
La nostra destinazione è A. Stefanos, quindi dobbiamo fare rotta verso NO per tre quarti del tragitto e per N l’ultima parte. Se va così dovremmo fare a motore solo la parte centrale della navigazione.
Come usciamo dai bassi fondali armiamo randa e genova e andiamo a vela. Inizia benissimo, facciamo 5 nodi con un traverso-lasco comodissimo.
Ma dura poco, pian piano il vento cala e la velocità anche. In meno di un’ora siamo sotto i 2 nodi. Riaccendiamo il motore.
Il vento da Ovest, poi, non si vede e arriviamo davanti ad A. Stefanos sempre a motore. È circa l’una e un quarto, decidiamo che a questo punto vale la pena fare un altro strappetto e arrivare a Kassiopi.
Alle due caliamo l’ancora al centro del porto di Kassiopi e portiamo la poppa sulla banchina Est.
Arriva subito l’harbour master in bicicletta a darci una mano con le cime, anche se Rachele è già sul molo e ha passato la prima nella campanella. È sempre la stessa signora di giugno e degli scorsi anni, che non brilla in simpatia. Le pago subito la sosta.
Pranziamo con una buona pita e verso sera facciamo un po’ di spesa per essere sicuri di avere tutto ciò che ci può servire anche per la traversata.
Dalle ultime previsioni sembra che la giornata migliore per traversare su Leuca non sia domenica, come si pensava, ma sabato.
Domani vediamo gli ultimi aggiornamenti, ma, se è così, ci tocca trasferirci domani anticipatamente a Othonoi per fare il salto nella primissima mattina.
Ceniamo con la classica pasta in pentola a pressione e facciamo due passi per Kassiopi. Forse è l’ultima serata della stagione in cui camminiamo su suolo greco.
Miglia percorse: 23
Ore motore: 2531
