
Oggi siamo mattinieri. Già alle otto e tre quarti leviamo l’ancora e ci muoviamo in rotta per Nord-Est verso Kalamata.
Durante la notte il vento si è calmato, ma il mare poco. Il vento ha ricominciato a tirare da Nord-Ovest, ma in rada entra un’ondina fastidiosetta da Nord. Ho deciso che non ha senso restare lì a ballare, ci sono già 10 nodi di vento e le previsioni indicano un aumento considerevole che coinvolgerà Koroni e tutte le coste più a Sud, mentre la parte Nord del Golfo di Messinia dovrebbe vedere venti più tranquilli.
Armiamo la randa con già due mani di terzaroli e la trinchetta come vela di prua, dovremmo fare una bolina perfetta per la nostra destinazione. Invece, no.
Appena issata la trinchetta il vento cade quasi totalmente. Diamo motore e procediamo così, sperando in un ritorno del vento.
La giornata è bella, calda, ma asciutta. C’è poco mare e si procede bene, ma il vento non si vede. Anzi qualcosa sale, ma non è da NO, bensì da NE, in bocca. Si continua a motore.
A mezzogiorno e mezzo entriamo a Kalamata, patria delle olive. Ci ormeggiamo all’inglese alla banchina comunale, dove le gomme nere appese come parabordi per le navi segnano di nero anche la fiancata di Moma.
A pochi metri da noi il mega yacht “Flying Fox” da 600 milioni di dollari, già di Jeff Bezos e ora di un oligarca russo, sta facendo il pieno di gasolio. A fianco della nostra barca contiamo in successione 6-7 autocisterne da 30-40 mila litri cadauna.
A proposito, domani sarà meglio controllare il sebatoio di Moma, che contiene al massimo 90 litri, e vedere se da Lefkada a qui siamo andati sotto la metà.
Le previsioni per i prossimi giorni non sono confortanti se vogliamo intraprendere il viaggio di ritorno verso le isole ioniche, come forse dovremo fare noi.
Ci prendiamo una pausa in attesa di vedere come evolve e quindi domani faremo i turisti.
In un altro lato della nostra banchina c’è Kiki, l’Alpa 38 di Giuliano. Giuliano è l’amico della chat AdV Grecia che l’anno scorso mi aiutò a trovare ospitalità al cantiere Ionion di Aktio, quando fui colpito da quella dolorosa sciatalgia e costretto a un rientro immediato in Italia.
Oggi ha riconosciuto Moma, quindi, quando siamo rientrati dopo un pranzo in trattoria, è passato a invitarci da lui per la classica birretta.
Passiamo tutto il tardo pomeriggio a far chiacchiere di mare e altro con lui e la compagna Silvia. Anche loro sono qui in attesa della finestra giusta per tornare verso Ovest.
Miglia percorse: 17
Ore motore: 2403