
Le previsioni di ieri sera sembravano indicare vento e raffiche da NO piuttosto forti nella zona di Pylos nella mattina, che si sarebbero attenuati nel pomeriggio, quelle di stamattina sostengono il contrario.
La notte siamo stati sbatacchiati parecchio dall’onda che entrava in baia.
Si tratta di decidere se restare altre ore a ballare per una navigazione più tranquilla nel pomeriggio o partire subito.
Decido di partire, le condizioni mi sembrano buone e anche le previsioni peggiori non sono proibitive per la nostra rotta.
Alle dieci e un quarto circa salpiamo l’ancora. Ho preparato la randa con due mani di terzaroli, ma decido di non issarla e apro solo il genova.
In effetti la navigazione così è piuttosto comoda, abbiamo un’andatura fra il gran-lasco e la poppa piena, ci sono onde di un metro, ma abbastanza dolci, con un periodo di circa 5-6 secondi. Gustavo, il mio fido pilota elettrico, le cavalca bene.
Dopo non molto il vento cresce e debbo rollare un po’ il genova, facciamo più di 6 nodi. Cresce ancora e riduco ancora.
L’anemometro indica raffiche di vento apparente superiori ai 20 nodi a cui va sommata la nostra velocità, che, anche con un pezzetto di tela, sta sopra i 5 nodi, ma è ancora una navigazione piacevole.
Giungiamo così all’ingresso della grande baia di Ormos Navarinou, nostra meta.
Il tempo di fare due foto all’isolotto di Nisis Pylos, con il suo grande arco scavato nella roccia, poi abbattiamo, facendo passare il genova da sinistra a dritta ed entriamo nella baia.
Poche centinaia di metri continuando a orzare, poi rolliamo il genova e accendiamo il motore.
Anche qui, malgrado il ridosso, ci sono oltre 15 nodi di vento reale, non tento di entrare nel porto della cittadina di Pylos, ma mi metto comodamente alla ruota subito a Nord dello stesso, insieme ad altre 4 barche.
All’una diamo fondo su sabbia in 5 metri d’acqua con 35 metri di catena.
Il vento soffia ancora fortino e crea onda anche qui dentro, ma che ci importa? Prima di sera è destinato a cadere e per almeno un’altra giornata intera, tanto che domani faremo i turisti, che qui c’è un sacco di roba da vedere.
Questa enorme baia è davvero splendida, circondata da spiagge, pareti di roccia viva e colline verdissime. Peccato solo quell’enorme conglomerato di cemento che pare il cumulo di tutti i bunker della seconda guerra mondiale della Grecia trasportati qui.
Io non voglio augurare la galera a nessuno, ma le opere di certi architetti ti ci fanno pensare.
Ci rilassiamo aspettando la caduta del vento e del mare. Un bagnetto, un po’ di ouzo freddo con l’acqua come aperitivo e poi una cena a base di broccoli al tandoori. Un’altra bella giornata di vela è passata, sono già oltre 30 giorni che siamo in navigazione, ma tanti ancora ne rimangono.
Miglia percorse: 12
Ore motore: 2392