Meduse a Katakolon

Lasciamo l’ormeggio verso le 9,30. Prima abbiamo sollevato in coperta a prua il gommone e legata in battagliola la trinchetta, pronta all’uso.

La destinazione è Katakolon sulla costa, all’attaccatura del primo dito del Peloponneso.
Le previsioni pronosticano vento verso mezzogiorno, avvicinandosi a costa. Dovremmo fare metà strada a motore e metà a vela. Abbiamo da percorrere 24 miglia.

Ancora una vola le previsioni falliscono quest’anno. Non si devono mai prendere per certe, ragionando di località ristrette, non possono essere precise rispetto a piccole aree geografiche.
Ma mi ero abituato troppo bene l’anno scorso, quando ho avuto parecchie indicazioni molto precise.

Vento non se ne vede neanche un filo fino al capo di Akra Katakolo, cioè a a 2 miglia dalla destinazione, giusto per far dispetto durante l’ormeggio. In pochi minuti sale fin oltre i 15 nodi, ma a noi ci fa un baffo, perché non abbiamo nessuna intenzione di ormeggiare in porto, vogliamo metterci alla ruota subito a Nord, davanti alla spiaggia.

Infatti prima delle 14,30 siamo comodamente ancorati in 5-6 metri di fondo, con 25 metri di catena.

Accidenti! Tutto intorno alla barca è un proliferare di meduse bianche, alcune enormi.
Addio bagnetto rinfrescante, dovremo accontentarci di una doccetta.

Intanto sblocco il winch per tesare lo strallo della trinchetta che si è bloccato. Ci riesco, ma rimane durissimo malgrado ci abbia lavorato molto e l’abbia ingrassato. A fine stagione occorrerà un intervento più drastico,

Per cena un tegame di peperoni stufati con la cipolla sono indicatissimi per questa serata, che col cader del vento è diventata piuttosto calda.

Miglia percorse: 24
Ore motore: 2383

 

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