In baia a Episkopi

Ieri non ci siamo mossi, abbiamo preferito continuare a oziare a Ormos Abelakia.
Stamattina con un po’ di rimpianto abbiamo raccolto le cime a terra, tolto l’ancora e ci siamo mossi.

Per prima cosa ci siamo spostati nell’adiacente baia di Vathy, sempre sulla costa Nord di Meganisi.
Lì abbiamo ormeggiato alla banchina comunale a Sud-Est e siamo andati a fare un po’ di spesa.

Un po’ prima dell’una siamo salpati in direzione di Kalamos, la più vicina isola a Est di Meganisi, dotati di due ottime spinacine, che sono il nostro pranzo.

C’è vento da Sud, non tantissimo, ma sufficiente per una comoda bolina tra i 4,5 e i 5 nodi di velocità.
La nostra meta è Episkopi, che non ho mai visto e di cui mi aveva parlato lo scorso anno l’amico Davide. Si tratta di un piccolo porticciolo sulla costa Nord di Kalamos in cui ci stanno pochissime barche. Mi piacerebbe vederlo.

Ci arriviamo in fretta e togliamo le vele proprio davanti al porto, che però è già pieno. Forse un posto c’è, ma non mi piace dover fare manovre con vento e così poco spazio e fondale (2 metri). Preferisco abbandonare.

Nella baia in ingresso al porto ci sono già troppe barche, mi sposto in quella più a Est, dove c’è molto spazio ed è rimasta una sola altra barca, quella degli “youtuber” inglese “Sailing Holly Blue”.

Alle 15,30 circa ancoriamo in 7 metri d’acqua con 45 metri di catena e una cima a terra, legata a un bellissimo sassone/scoglio.
La bella spiaggetta di ciotoli è costellata di questi sassoni. Sopra è dominata da alte conifere abbarbicate a una costa scoscesa. Un luogo molto bello e inaspettato.
Il paese di Episkopi lo vedremo in un’altra occasione.

Bagni rinfrescanti e cena fredda di avanzi e di delizie sott’olio.

Miglia percorse: 11
Ore motore: 2348

 

In baia a Episkopi
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