Su tutte le barche che navigano oltre alle 6 miglia dalla costa è obbligatoria la presenza di un apparato “rice-trasmettitore” radio VHF (Very High Frequency).
In teoria tutti sappiamo usare un VHF. In fondo basta accenderlo (di solito ruotando la manopola del Volume si sente il click dell’accensione), selezionare il “canale” su cui ci interessa operare, eventualmente regolare lo “Squelch” fino al punto in cui il rumore sparisce e siamo in ascolto.
Poi, se vogliamo parlare, premiamo l’apposito tasto (negli apparati fissi, è sul microfono) e parliamo. Banale.
Quante volte ci capita di accendere il VHF e sentire gente che lo utilizza proprio in questo modo, senza prestare attenzione a nessun’altra regola?
Spesso si tratta di bambini, ma non solo, che parlano ininterrottamente sul canale 16 dei fatti loro, che non rispettano la pausa di sicurezza alla mezz’ora, che non utilizzano una potenza “low” per parlare con la barca amica a 50 metri di distanza, eccetera.
Invece ci sono alcune regole che occorre assolutamente rispettare e diverse cose che è comunque utile sapere.
I Canali:
In teoria un VHF possiede 88 canali, ma non tutti sono utilizzabili, anzi se li scorriamo a uno ad uno vediamo che parecchi numeri mancano.
Nei VHF moderni esiste un’impostazione, con cui si indica se stiamo utilizzando il VHF in uza zona detta “Internazionale”, oppure negli “USA”.
Se attraversiamo l’Atlantico, ricordiamoci a metà oceano di cambiare questa impostazione (vedremo alcuni numeri di canale scomparire e altri comparire), perché, se utilizzi i canali vietati negli USA per trasmissioni private, rischi l’arresto vero e proprio.
Ma al di là di questi casi limite, molti canali sono comunque riservati ad usi specifici. Per esempio il 68 è in molti paesi riservato ai bollettini meteo.
Il più importante dei canali è il 16.
Tutte le stazioni costiere e tutte le barche, di norma sono sempre sintonizzate in ascolto su questo canale, in attesa di una comunicazione che può arrivare.
Per questo è importante lasciarlo sempre “sgombro”, a disposizione di tutti.
Se chiamate una stazione della Guardia Costiera, per esempio, questa vi risponderà indicandovi immediatamente un altro canale, per esempio il 25. Voi dite “roger” (ricevuto), selezionate il canale 25 e rifate la chiamata lì. Il 16 rimane così libero per un’altra chiamata.
Analogamente, se un amico chiama la vostra barca sul 16, farete una veloce scansione per trovare un canale libero e gli risponderete sul 16, invitandolo a spostarsi sul nuovo numero.
Se navigate insieme ad altre 2 o 3 barche e decidete di mantenere un canale aperto fra voi per tutta la giornata, così da potervi chiamare frequentemente, battezzate da subito un canale alternativo e non disturbate per nulla sul 16.
(Molte radio moderne permettono la comoda funzione “Dual” per l’ascolto contemporaneo su 2 canali, il 16 e un altro.)
Importante:
Per i primi 3 minuti di ogni mezz’ora è assolutamente vietato parlare sul canale 16. Assolutamente vietato!
Quei 3 minuti di silenzio radio sono a disposizione di eventuali chiamate di soccorso, che potrebbero essere molto deboli e non debbono essere coperte dal rumore di altre trasmissioni.
Ma ci sono altre differenze importanti fra i canali.
Per esempio, se guardate una tabella che li elenca, vedrete che ci sono canali definiti “Duplex“e altri definiti “Simplex“.
In questi ultimi la frequenza di trasmissione è identica a quella di ricezione, nei primi è differente.
Nei canali Simplex si può parlare solo uno per volta: quando finisco di parlare io dico “Passo” (Over in inglese) e mi metto in ascolto del mio interlocutore, fino al suo “Passo“. (Non debbo parlare neanche se sento in sottofondo parlare un terzo.)
Nei Duplex, invece, possiamo parlare assieme, come si fa (scioccamente) al telefono, senza darci il permesso l’un l’altro.
È bene sapere che in Italia (in altri paesi, a parte il 16 e il 70, potrebbero esserci regole diverse – meglio informarsi) questi canali sono riservati a specifici utilizzi:
Il canale 9 si usa spesso in alternativa al canale 16 per comunicare con le Capitanerie di Porto.
Il canale 16 è riservato alle emergenze ed annunci urgenti e di sicurezza. Su questo canale, nei primi tre minuti di ogni mezz’ora va mantenuto il silenzio radio, per privilegiare le comunicazioni di emergenza.
I canali da 60 a 66 sono duplex e impegnati dalle stazioni radiocostiere di AVURNAV e/o meteomar (in alternativa ai canali da 80 a 88).
Il canale 67 e’ riservato alla Marina Militare Italiana per le operazioni portuali e/o per collegamenti telefonici interni.
Il canale 68 per lettura di bollettini MeteoMar , trasmissione continua h24, con aggiornamenti agli orari sinottici 00, 06, 12, 18.
Il canale 70 è tassativamente riservato al servizio internazionale di chiamata di soccorso digitale (DSC – GMDSS).
Canale | Freq. Tx | Freq. Rx | Utilizzo | Simplex/Duplex |
---|---|---|---|---|
1 | 156.050 | 160.650 | Corrispondenza pubblica e operazioni portuali | D |
2 | 156.100 | 160.700 | Corrispondenza pubblica e operazioni portuali | D |
3 | 156.150 | 160.750 | Corrispondenza pubblica e operazioni portuali | D |
4 | 156.200 | 160.800 | Corrispondenza pubblica e operazioni portuali | D |
5 | 156.250 | 160.850 | Corrispondenza pubblica e operazioni portuali | D |
6 | 156.300 | 156.300 | Sicurezza nave-nave | S |
7 | 156.350 | 160.950 | Corrispondenza pubblica e operazioni portuali | D |
8 | 156.400 | 156.400 | Commerciale nave - nave | S |
9 | 156.450 | 156.450 | Commerciale | S |
10 | 156.500 | 156.500 | Commerciale | S |
11 | 156.550 | 156.550 | Commerciale | S |
12 | 156.600 | 156.600 | Operazioni portuali | S |
13 | 156.650 | 156.650 | Sicurezza nave-nave in navigazione | S |
14 | 156.700 | 156.700 | Operazioni portuali | S |
15 | 156.750 | 156.750 | Operazioni portuali - Solo Bassa Potenza | S |
16 | 156.800 | 156.800 | Chiamata e soccorso internazionale | S |
17 | 156.850 | 156.850 | Operazioni portuali - Solo Bassa Potenza | S |
18 | 156.900 | 161.500 | Operazioni portuali | D |
19 | 156.950 | 161.550 | Operazioni portuali | D |
20 | 157.000 | 161.600 | Operazioni portuali | D |
21 | 157.050 | 161.650 | Operazioni portuali | D |
22 | 157.100 | 161.700 | Operazioni portuali | D |
23 | 157.150 | 161.750 | Corrispondenza pubblica | D |
24 | 157.200 | 161.800 | Corrispondenza pubblica | D |
25 | 157.250 | 161.850 | Corrispondenza pubblica | D |
26 | 157.300 | 161.900 | Corrispondenza pubblica | D |
27 | 157.350 | 161.950 | Corrispondenza pubblica | D |
28 | 157.400 | 162.000 | Corrispondenza pubblica | D |
60 | 156.025 | 160.625 | Corrispondenza pubblica | D |
61 | 156.075 | 160.675 | Corrispondenza pubblica | D |
62 | 156.125 | 160.725 | Corrispondenza pubblica | D |
63 | 156.175 | 160.775 | Corrispondenza pubblica | D |
64 | 156.225 | 160.825 | Corrispondenza pubblica | D |
65 | 156.275 | 160.875 | Corrispondenza pubblica | D |
66 | 156.325 | 160.925 | Corrispondenza pubblica | D |
67 | 156.375 | 156.375 | Nave - nave + Operazioni Portuali | S |
68 | 156.425 | 156.425 | Bollettino Nautico - Operazioni Portuali | S |
69 | 156.475 | 156.475 | Nave - Nave in Operazioni portuali | S |
70 | 156.525 | 156.525 | Riservato al DSC | S |
71 | 156.575 | 156.575 | Nave - nave + Operazioni Portuali | S |
72 | 156.625 | 156.625 | Nave - nave + Nave - Velivolo | S |
73 | 156.675 | 156.675 | Nave - nave + Nave - Velivolo | S |
74 | 156.725 | 156.725 | Operazioni portuali | S |
75 | 156.775 | 156.775 | Nave - Nave in porto - Solo Bassa Potenza | S |
76 | 156.825 | 156.825 | Nave - Nave in porto - Solo Bassa Potenza | S |
77 | 156.875 | 156.875 | nave - nave | S |
78 | 156.925 | 161.525 | Corrispondenza pubblica + Operazioni Portuali | D |
79 | 156.975 | 161.575 | Operazioni portuali | D |
80 | 157.025 | 161.625 | Operazioni portuali | D |
81 | 157.075 | 161.675 | Corrispondenza pubblica + Operazioni Portuali | D |
82 | 157.125 | 161.725 | Corrispondenza pubblica + Operazioni Portuali | D |
83 | 157.175 | 161.775 | Corrispondenza pubblica | D |
84 | 157.225 | 161.825 | Corrispondenza pubblica | D |
85 | 157.275 | 161.875 | Corrispondenza pubblica | D |
86 | 157.325 | 161.925 | Corrispondenza pubblica | D |
87 | 157.375 | 157.375 | Corrispondenza pubblica | S |
88 | 157.425 | 157.425 | Corrispondenza pubblica | S |
Le radio VHF di solito operano su 2 potenze (1W e 25W i fissi, 1W e 5W i portatili), che di solito sono indicate sul display come Lo e HI.
Il buonsenso suggerisce di impostare sempre la potenza sul minimo, ovvero a 1 Watt, perché la maggior parte delle comunicazioni che facciamo sono con barche o stazioni vicine, quindi è stupido consumare 5 o 25 volte la corrente della batteria. Inoltre con maggior potenza si disturbano le comunicazioni di stazioni lontane. Imposteremo l’alta potenza quando opereremo da grandi distanze.
(Alcuni canali sono già preimpostati in fabbrica per proporre di usare la radio in Hi o Lo.)
Ci sono diverse parole convenzionali che occorre conoscere per usare correttamente il VHF, ecco le principali:
- “Passo” (anche “Cambio“), in inglese “Over“, quando si vuol cedere la parola all’interlocutore.
- “Chiudo” (anche “Passo e chiudo“), quando si intende interrompere la conversazione.
- “Ricevuto” (o “Roger“) , per confermare di aver compreso.
- “Negativo” al posto del semplice “No”
- “Mayday“, “Pan Pan“, “Securité“, sono avvisi di emergenza in arrivo (interrompere ogni comunicazione e restare in ascolto), con le parole lanciate 3 volte di seguito.
- A volte anche “Silence Mayday“, quando una stazione ha riceuto uno dei tre avvisi sopra e chiede a tutti di tacere per ascoltare.
“Securite” è utilizzata per inoltrare comunicazioni relative a pericoli, divieti o informazioni sulla navigazione, tra cui quelle di tipo meteorologico.
“Pan Pan” (a volte solo “Pan“), invece, indica una situazione di emergenza. In particolare quando si deve inoltrare un messaggio concernente la sicurezza di una nave in pericolo (non immediato) o di una persona che necessita di assistenza medica urgente.
“Mayday” è la più grave di tutte e indica una situazione di pericolo grave e urgente. Questa chiamata deve essere trasmessa solo per ordine esplicito del comandante e deve essere lanciata sul canale 16, ripetuta a intervalli fino a quando non si riceve risposta.)
Inoltre è buona cosa utilizzare il Codice Fonetico (NATO) quando si deve fare lo spelling.
La consuetudine prevede che quando si chiama una stazione si ripeta 3 volte il nome della stazione chiamata (così che abbia modo di rendersi conto della chiamata) e poi dire chi chiama e mettersi in ascolto della risposta con “passo”.
Tipo: “Barca Pippo, barca Pippo, barca Pippo, da barca a vela Pluto, passo”
Attendere almeno un paio di minuti prima di ripetere la chiamata, in caso di mancata risposta. Bisogna dare il tempo anche ad altri di fare le proprie chiamate.
(Il nome della nostra barca, ma anche di quella chiamata, può sempre essere sostituito dal “Identificativo Internazionale di Chiamata“, recitato, lettera per lettera, con l’alfabeto fonetico.)
Sapendo che spesso in barca abbiamo ospiti poco esperti, che non possono ricordare tutto a memoria, io ho stampato un cartellino plastificato in formato A6 con le principali istruzioni di utilizzo del mio VHF MR-F77. (Potete copiarle se vi piacciono)