Nessuno deve tentare di insegnare a un italiano come cucinare la pasta. Tutti lo sanno fare, tutti hanno le loro abitudini, le ricette preferite, gli ingredienti irrinunciabili, eccetera.

Ma in barca la pasta tradizionale è una delle cucine più rischiose.
Qualsiasi piatto su di un fornello è rischioso, che, anche se siamo belli calmi alla fonda, basta il solito barchino che passa accanto a tutto motore per generare un’onda che ribalta tutto.
Se poi abbiamo sul fuoco una pentola ben piena d’acqua bollente, il rischio è evidente.

Ecco un semplice metodo per fare una buona pasta con la pentola a pressione, anche in navigazione sbandati.

Mettere nella pentola fredda e vuota, per esempio, 3-4 etti di pasta corta.
Aggiungere il contenuto di un barattolo di pomodoro (pelati o polpa a scelta) , ma si può fare anche con l’equivalente di pomodori freschi ben maturi.
Aggiungere un goccio d’olio, odori e altri condimenti a piacere.
Aggiungere meno sale che quello che metteremmo in una pentola d’acua che poi scoliamo (se siamo in una baia con l’acqua pulita, possiamo sostituire il sale con l’acqua di mare: 1/3 dell’acqua totale).
Aggiungere acqua fino a un’altezza di circa un ditino in meno della pasta.

Rimescolare, chiudere la pentola, metterla sul fuoco altino, senza esagerare, e attendere il “soffio” potente. Abbassare al minimo e aspettare la fine della cottura.
Con una buona pasta commerciale (tipo la De Cecco, che si trova anche all’estero) il tempo di cottura è all’incirca di 6 minuti, con paste artigianali è certo di più (e occore anche un filo d’acqua in più). Diciamo che grosso modo è poco più di metà del tempo di normale cottura in acqua.
3 o 4 minuti, invece, se abbiamo pasta all’uovo, tipo tagliatelle o pappardelle.

Se tutto è andato bene, all’apertura della pentola troverema la pasta cotta giusta, ancora ben umida, ma non a bagno o al contrario attaccata alla pentola.
Ancora un goccio d’olio, rimescoliamo e serviamo.

Al pomodoro della ricetta base, ovviamente, possiamo aggiungere ciò che più ci va: capperi, olive, peperoncino, aglio o cipolla tagliata fine a piacimento, eccetera.

Naturalmente, non bisogna abbattersi se la prima volta, non centriamo la quantità d’acqua giusta e la pasta ci viene “in brodo” o si attacca al fondo. Un po’ di esperienza ci vuole.