Cavoli di tanti tipi si trovano in ogni stagione e nei mercati di tutte le città di mare.
Sono buoni, nutrienti e ricchi di sali minerali, economici. Si conservano bene anche d’estate per giorni e giorni, si accompagnano ad altri cibi, sia crudi (alcuni), che cotti.
Un alimento ideale per la cambusa della barca.
Se li vogliamo cuocere, la pentola a pressione è utilissima.
I cavoli di solito stanno bene cucinati con l’aceto, che ne attenua anche parecchio il forte odore, che in barca può risultare sgradevole.
Cappuccio e Verza:
La ricetta più semplice vede il cavolo cappuccio o la verza tagliati grossolanamente e buttati nella pentola a pressione con un mezzo bicchiere d’acqua e diversi cucchiai d’aceto di vino normale.
Prima di chiudere la pentola io l’insaporisco con sale o preferibilmente con brodo vegetale, poi aggiungo un paio di spicchi d’aglio, rosmarino e anche un cucchiaio di curry dolce e profumanto.
Un po’ d’olio d’oliva in uscita, come condimento.
Cavolfiore:
Non so perché quando mangio il cavolfiore di altri lo trovo sempre stracotto e bollito, senza sapore.
Io separo tutte le cimette del cavolfiore, tagliando in 2 o 3 parti le più grosse e salvando anche le foglie più giovani.
Metto nella pentola un cucchiaio d’olio, il cavolfiore, un pizzico di peperoncino spezzettato, un po’ di brodo vegetale (o anche del sale grosso), una bella spruzzata di aceto di vino e un mezzo bicchiere d’acqua (scarso).
Chiudo la pentola e cuocio per 3-4 minuti dal fischio.
L’ideale è se, quando la riapro, l’acqua è evaporata completamente e il cavolfiore si è anche un filo rosolato, ma l’importante è che sia bello croccante e profumato, non molliccio.
Solo un po’ d’olio d’oliva in uscita, come unico condimento.
Se è mia intenzione usare il cavolfiore per condirci la pasta però, lo cuocio con un po’ meno di aceto e, cotta tradizionalmente la pasta in acqua, la unisco al cavolfiore in una padella con aglio e olio, faccio rosolare un po’ il tutto e spolvero con parmigiano o pecorino grattugiato.
Zuppa di cavolo:
Considerata un piatto invernale, io la cucino anche d’estate, come raccontavo anche qui.
La zuppa di cavolo è ottima in barca per recuperare i tanti sali minerali che si perdono sudando sotto il sole.
Se abbiamo pezzi di differenti tipi di cavolo (cappuccio, verza, nero, fiore) è l’ideale, ma viene buona anche con uno solo tipo.
C’è chi preferisce metterci della cipolla tagliata a fettine, ma a me piace di più profumarla nella pentola con un paio di spicchi d’aglio.
Aggiungo un cucchiaio d’olio, uno o mezzo cavolo tagliato grossolanamente, acqua fino a un paio di dita sotto l’altezza del cavolo e brodo vegetale granulare quanto basta
Volendo si possono aggiungere anche altre verdure, come carote, patate o sedano, ma anche così va benissimo.
Dal soffio, cuocio al minimo per una ventina di minuti.
Una volta aperta la pentola controllo se la “brodosità” è quella giusta, altrimenti, aggiungo o faccio asciugare un po’ l’acqua.
Preparo nelle scodelle dei crostini di pane, che ho strofinato con l’aglio, e li ricopro con la zuppa. Infine, un filo d’olio e una pepatina.