Alle 4 e un quarto sono fuori dal porto, qualche minuto prima di me sono uscite le barche dei pescatori.
Come previsto c’è poco vento, quasi in bocca, e abbastanza mare, ma accettabilmente tondo.
Riesco a tenere oltre i 5 nodi senza forzare troppo.
Il cielo è stellato e c’è ancora una bella fetta della Luna luminosa dell’altra notte.
Sono coperto bene, ma non è freddo.
Pian piano sale l’alba e le barche dei pescatori rimangono indietro, dopo di loro più nessuna barca.
Alle 9 andatura e condizioni sono ancora pressoché identiche alla partenza. Il vento è cresciuto qualche nodo, poi è ricalato, il mare, forse, si è un po’ addolcito.
Dopo le 10 il vento scende a zero per un po’ e ricompare sull’altro lato della barca. Prima proveniva da destra a prua, ora da sinistra, ma sempre a prua e con gli stessi valori da 5 a 9 di apparente, a cui vanno sottratti quindi i 5 che faccio a motore.
Anche il mare migra dal mascone di destra a quello di sinistra.
La giornata è calda e il sole velato. Non incontro neanche una barca, non succede nulla per tutta la durata della navigazione. Solo io, che ho sonno per l’alzataccia, e il motore che fa il suo rumore di motore senza sosta.
Avevo scelto di partire presto pensando che avrei fatto una tratta lenta a vela e non volendo arrivare col buio.
Invece, no. Tutta a motore, sempre sopra i 5 nodi.
Il motore si è comportato bene, malgrado le 11 ore continuative. Qualche goccia d’olio è filtrata ancora, ma proprio qualche goccia.
Alle 15,30 infatti, in abbondante anticipo sul previsto, sono comodamente ormeggiato nel bacino del travel-lift, presso la Lega Navale, in fondo al porto di Cirò Marina.
Qui non si paga nessun contributo per noi iscritti, ma soprattutto c’è una dignitosissima doccia calda, di cui approfitto immediatamente.
Stasera mangio qualcosa fuori e poi a letto subito per recuperare la stanchezza.
Ore motore: 2266
Miglia percorse: 58
Gasolio nel serbatoio: circa 30 litri.