In ospedale a Preveza

Verso le 8,30 leviamo l’ancora dopo una notte con un po’ di mare lungo che ci ha sballottato, ma tranquilla, e ci dirigiamo senza vento, con una rotta di 140 gradi circa verso Preveza.

La giornata è calda e noiosa, con questo motore che rumoreggia incessantemente. L’unico momento di oasi è un’insalata di fagioli, cipolla, pomodori e qualche altro rimasuglio di spesa che ci rinfresca. Non è buonissima come la Panzanella di ieri, ma sicuramente piacevole.

A 5-6 miglia dall’arrivo alle boe del corridoio di ingresso al bacino di Preveza, sale il vento e possiamo farci l’ultima oretta a vela. Entriamo con l’onda di poppa e, come sempre quando si deve ormeggiare un buon vento.
Vorrei mettermi alla banchina comunale, per poter fare acquisti in paese, ma non c’è posto. Ormai solo pochi metri sono liberi e quasi tutta la banchina è destinata ai maledetti charter. Dopo un tentativo da cui ci scacciano, ripieghiamo sul costoso marina.
Qui il marinaio si fa sfuggire le cime di ormeggio, che aveva liberato, dopo averci dato la trappa, per non so quale ragionamento, ma alla fine ormeggiamo correttamente.

Non so se è stato colpa degli sforzi per l’ormeggio o per cinque ore di vibrazioni del motore o per altra causa, ma quando faccio il primo passo appena sceso dalla barca, quasi casco per terra per il dolore.
Ieri sera avevo fatto l’iniezione di “Voltaren Fiale” che mi aveva consigliato Gloria e la mattina mi sono mosso in barca con qualche problema, ma nulla di preoccupante, improvvisamente ora il dolore è assolutamente insopportabile.
L’impiegata del marina, gentilmente, mi chiama un taxi e mi faccio portare in ospedale, che poi è poco di più di un pronto soccorso, ma che almeno qui a Preveza esiste.

Qui, debbo attendere un paio d’ore che il medico sia disponibile, mi intervista, mi fa fare due punturoni, dicendo che dopo poco avrei potuto andarmene sulle mie gambe. Ma dopo aver aspettato un paio d’ore, me le fa rifare, perché non hanno avuto effetto. 😔

Intanto mi hanno fatto due lastre al bacino e mi hanno detto che ho le ultime vertebre messe male e che debbo andare da un ortopedico.
Qui però non c’è, ci sarebbe domani a Lefkada.

Gloria dubita che dalle lastre si possa vedere granché, ci vuole una risonanza magnetica per escludere un’ernia (che io escludo comunque, perché non ho dolori in altri punti) e pensa a una borsite trocanterica.

Andare a Lefkada senza sapere che attrezzature hanno e cosa possono fare mi sembra una fatica poco intelligente.
Ho deciso di trovare la maniera di lasciare la barca qui (Preveza è il posto migliore), stare a riposo e di raggiungere in qualche modo Corfù, prendendo l’aereo che prendono i miei amici mercoledì pomeriggio, diretto su Bologna.
Domattina decido.

Ore motore: 2104
Miglia percorse: 29
Serbatoio gasolio: 35 l

 

In ospedale a Preveza
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